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Consumatori sempre pi๠prudenti e smaliziati

crisi dei consumi

L’istituto di statistiche economiche Mc Kinsey ha diffuso nei giorni scorsi un’ampia e complessa disamina dei comportamenti dei consumatori dei maggiori Paesi europei, Italia inclusa, nella prima metà  del 2009, e dunque nella fase pi๠acuta della crisi del potere d’acquisto.

Senza scendere nel dettaglio della ricerca, molto ampia ed elaborata, èsufficiente sottolineare i risultati messi in luce dai ricercatori, e cioèl’uniforme tendenza dei cittadini europei a razionalizzare sempre pi๠i consumi.


Sebbene certe tendenze fossero già  esistenti in precedenza, la crisi le ha accelerate ampiamente. Ecco dunque che i consumatori ricorrono molto pi๠di prima ad Internet per tagliare i costi di intermediazione commerciale o per comparare i prezzi di diversi produttori, oppure che tendono a disinteressarsi di marche e brand alla moda per valutare le qualità  concrete dei beni.


Ed ecco, ovviamente, che i voli low-cost trionfano o che gli hard-discount iniziano a scalzare il predominio degli ipermercati. La telefonia èil settore in cui i consumatori tendono ad essere pi๠infedeli, passando di punto in bianco da un operatore all’altro a seconda della convenienza economica.

L’aspetto pi๠interessante, comunque, èun altro. àˆ infatti tutto da chiarire se queste tendenze sono destinate a mantenersi nel tempo o se costituiscono una sorta di soluzione d’emergenza in tempi di crisi; in altre parole, la sfida ècapire in anticipo cosa farà  il consumatore di domani, quando la crisi sarà  alle spalle e la fiducia tornerà  a crescere.

Tutti concordano che sarà  fondamentale la durata delle attuali incertezze. Se la crisi svanirà  in tempi brevi, èprobabile che le nuove tendenze finiranno per esaurire la loro spinta, ma se essa si protrarrà  per anni e anni, queste si radicheranno e condizioneranno pesantemente il modo di consumare delle prossime decadi.