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Incentivi governativi per rilanciare i consumi

Nella scorsa primavera, il Governo stanziಠtrecento milioni di euro per rilanciare i consumi in una decina di settori particolarmente colpiti dalla crisi. L’agevolazione si sostanziಠin uno sconto sul prezzo di acquisto: i venditori venivano poi risarciti dallo Stato.

Era perಠnecessario prenotare il bonus, per assicurarsi della disponibilità  di risorse: al momento dell’acquisto, il rivenditore si collegava ad un apposito sito ministeriale e verificava la situazione.


In realtà , l’andamento degli incentivi èstato quantomai eterogeneo: se in alcuni comparti le risorse a disposizione sono andate completamente esaurite in poche settimane, in altri ambiti i risultati hanno lasciato parecchio a desiderare, come per le gru o per gli immobili ad alta efficienza energetica, quasi completamente snobbati a suo tempo.

Cosicchè, dei trecento milioni stanziati ne sono alla fine rimasti centodieci, tuttora accantonati in un angolo in attesa di nuove destinazioni.
Lo sblocco di questi fondi èstato recentemente deciso dal neoministro per lo Sviluppo Economico, Paolo Romani. Il ministro, infatti, ha deciso di recuperare queste risorse avanzate e farle affluire in un unico, nuovo fondo; dopodichè, si èdeciso di riaprire la stagione degli incentivi.

Ma non per tutti i comparti beneficiati pochi mesi fa: solamente per quelli in cui i fondi specificamente previsti all’epoca andarono esauriti al 100%. Sono tre su dieci, quindi, i segmenti interessati: motocicli, nautica e macchine agricole.


Gli sconti partiranno per gli acquisti eseguiti dal 3 novembre in poi, fino a totale esaurimento dei fondi. Le condizioni per fruire dei bonus e le relative percentuali sono le stesse già  adottate in primavera: l’unica differenza èche, essendoci ora un unico fondo a disposizione, gli acquirenti nei tre distinti segmenti competeranno fra loro per aggiudicarsi l’incentivo prima che le risorse comuni vadano esaurite.

Fonte: Il Sole 24 Ore