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Aumento IVA al 22% forse posticipata ad ottobre

Partite IVA e precariato

Dal Governo e dai palazzi della politica circola una voce sempre pi๠insistente che sussurra un rinvio dell’aumento dell’IVA fino al prossimo autunno. E’ infatti previsto per il prossimo 1 luglio lo scatto di un ulteriore punto percentuale di imposta sul valore aggiunto, che andrebbe cosଠnuovamente a colpire i consumatori finali, con un ulteriore aumento dei prezzi. Sarebbe un ulteriore colpo ai consumi, ormai in pieno calo da diversi trimestri. Qualora le aziende si facessero carico dell’aumento, riducendo il margine di profitto, molte di loro si vedrebbero costrette a chiudere in quanto non riuscirebbero a fronteggiare tutti gli altri costi.

Negli ultimi giorni il Governo Letta aveva dichiarato le intenzioni di scongiurare proprio questo ulteriore aumento dell’Iva fino al livello del 22%. Ovviamente la questione dirimente èil reperimento della necessaria copertura finanziaria, che possa sostituire il previsto maggiore introito stimato dall’aumento dell’imposta sul valore aggiunto. ll nodo principale resta proprio la questione delle risorse che consiste nel reperimento di ben 2 miliardi di euro per l’ultima metà  di quest’anno e di 4 miliardi per ciascuno degli anni successivi, cioèdal 2014 in poi.

La via d’uscita da questa situazione èstata definita come  un sentiero ben stretto dallo stesso titolare del dicastero dell’economia, il ministro Fabrizio Saccomanni secondo il quale ampiezza tende a ridursi per effetto dell’evoluzione congiunturale, ma l’obiettivo resta sempre quello di agire sui tagli alla spesa pubblica improduttiva e sulle agevolazioni fiscali.

Il Ministro Zanonato qualche giorno fa aveva annunciato che l’aumento dell’Iva dal 21 al 22% dal 1 luglio 2013 sarebbe stato inevitabile, visto le difficoltà  nel reperire le risorse necessarie per ammortizzare il mancato introito. Pochi giorni dopo perಠlo stesso ministro dello sviluppo economico, Flavio Zanonato, ha cambiato idea e ha affermato che il Governo si sarebbe impegnato in ogni modo per trovare una soluzione alternativa all’aumento dell’IVA. Proprio adesso sembra aprirsi uno spiraglio per posticipare l’IVA ad ottobre.