Terminata la messa a punto della discussa riforma del lavoro, il Governo Monti avrebbe alacremente cominciato a lavorare sulla riforma del catasto

Per la prima volta da ventanni a questa parte, dunque, l’esecutivo italiano metterà mano all’ordinamento catastale e, proprio per codesto motivo, le novità si preannunciano sostanziose e quanto mai importanti.
Vediamone insieme, dunque, le principali.
SUPERFICIE
La modifica più importante riguarderà la definizione nonché la delineazione della superficie effettivamente abitata che, a partire dalla presunta data di applicazione della riforma del catasto, verrà calcolata non già in vani (la cui delimitazione sarebbe sempre stata eccessivamente nebulosa) bensì in metri quadrati
CATEGORIA
La riforma catastale, inoltre, imporrà una nuova categorizzazione di tutti gli immobili residenziali italiani da effettuarsi anche grazie ad una nuova definizione delle categorie stesse. Stando al Governo Monti, infatti, la discrepanza tra attuale categoria di riferimento e reali valori di mercato (solamente 36.000 abitazioni in Italia farebbero parte della categoria A1 contro il milione di immobili che apparterrebbero alla categoria A6) sarebbe assolutamente sospetta
BASE IMPONIBILE
Stabilito, grazie ai succitati provvedimento, il reale valore patrimoniale dell’immobile, il Governo Monti avrebbe tutte le intenzioni di introdurre nel conteggio della base imponile, ovverosia del reale valore fiscale (oggi sino a 3 volte inferiore all’effettivo valore economico dell’abitazione), un algoritmo, ancora segretissimo, che si adatti ad ogni possibile variante così da rendere il risultato maggiormente aderente alla realtà dei fatti.