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Quando aumentano i costi delle autostrade, a perdere sono le aziende

Il 2015 doveva essere un anno di rincari e si puಠdire che su questo fronte sia iniziato con il piede giusto. Gli automobilisti e le imprese che per guadagnare sono sempre sulla strada, non hanno ancora digerito gli aumenti legati alle autostrade e i rincari legati al trasporto su gomma. 

I rincari riguardano soprattutto l’autostrada e non èche se aumentano i prezzi, migliora anche il servizio, anzi! Il traffico èquotidiano e inesorabile cosଠche il consumo medio di carburante, per lo stesso tragitto, negli anni èaumentato parecchio.

E non basta scegliere l’auto pi๠nuova, ecologica, che consumi poco carburante. Ci sono rincari che si pagano integralmente alla fine del viaggio e alla fine del mese. Entriamo nei dettagli. Aver scelto un’auto usata, oppure aver scelto l’assicurazione che costa meno non serve quando aumenta il costo delle autostrade. L’Adusbef e Federconsumatori avevano avvisato gli automobilisti parlando di rincari fino al 9% e cosଠèstato.

Dal primo gennaio c’èstato un adeguamento dei pedaggi che erano già  aumentati del 3,9% nel 2014. Adesso alcune autostrade fanno registrare un altro aumento dell’1,50%. Si tratta di:

  • Autovie Venete
  • Brescia-Padova
  • Autocamionale della Cisa
  • Autostrada dei Fiori
  • Tangenziale di Napoli
  • Società  autostrada tirrenica
  • Società  autostrade valdostane
  • Torino – Savona
  • Strada dei Parchi

Ci sono anche autostrade che propongono degli sconti, ad esempio la Brebemi che ha applicato una riduzione del costo del pedaggio pari al 15% fino al 15 maggio sull’A35 e sull’arco tangenziale esterna A58. Un modo per suggerire alternative a chi resta imbottigliato sull’A4. àˆ corretta l’operazione di marketing? La risposta èaffermativa per chi quei soldi deve proprio tirarli fuori.