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Contributo al SISTRI

I soggetti che hanno sottoscritto una iscrizione al SISTRI (per obbligo o per libera scelta) sono tenuti a versare un contributo su base annuale per sostenere il sistema telematico di gestione dei rifiuti.
Il calcolo dei contributi èdifferenziato in relazione alla categoria di soggetto interessato. Rinviando al sito ufficiale del SISTRI per gli approfondimenti, analizziamo il discorso per quanto riguarda la tipologia pi๠importante, quella dei produttori.


L’entità  del contributo dovuto varia a seconda del numero dei dipendenti interessati. Se l’impresa produce rifiuti pericolosi, la quota annuale èpari a 120 euro fino a dieci dipendenti, 180 euro fino a cinquanta, 300 euro fino a duecentocinquanta, 500 euro fino a cinquecento e 800 euro per le imprese che contano da cinquecentouno dipendenti in su.

Se il produttore produce soltanto rifiuti non pericolosi, invece, il contributo èridotto alla metà ; se si producono sia rifiuti pericolosi che non pericolosi, tuttavia, si applica la quota intera.
Se l’impresa opera su pi๠sedi produttive, il calcolo va eseguito distintamente per ogni unità  locale (la sede legale èinteressata solo se, a propria volta, in essa sono prodotti rifiuti).


Il pagamento deve avvenire in via anticipata, subito dopo l’iscrizione al SISTRI, utilizzando un bollettino di conto corrente postale oppure impiegando un bonifico bancario. Nella causale dell’operazione, fra le altre informazioni, occorrerà  precisare il numero della pratica che era stato attribuito all’azienda al momento della sua iscrizione.

Soltanto una volta eseguito il pagamento del contributo, il soggetto interessato riceverà  i dispositivi elettronici necessari per connettersi al sistema telematico di gestione dei rifiuti.