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Come correggere una fattura

In caso di errore commesso nella compilazione di una fattura occorre distinguere a seconda della tipologia di errore e del momento in cui ci si accorge dello sbaglio.

In base all’articolo 21 del Dpr 633/1972 una fattura viene considerata emessa non nel momento in cui viene stampata ma quando viene consegnata o inviata al cliente. Per cui se ci si accorge dell’errore prima della consegna o dell’invio del documento si puಠsemplicemente annullare la fattura sostituendola con un’altra corretta.

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Nel caso in cui ci si accorge dell’errore dopo aver inviato o consegnato la fattura al soggetto committente èinvece necessario effettuare la correzione distinguendo a seconda del caso in cui si tratta di un errore che comporta un incremento o una riduzione dell’importo indicato.

Nel caso i cui la modifica da apportare consiste in un incremento dell’importo indicato il soggetto che ha emesso la fattura deve emettere una nota di debito, ossia una fattura integrativa obbligatoria per legge che va a colmare la parte di importo omessa nella prima fattura.

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Nel caso in cui la modifica riguarda invece una riduzione dell’importo indicato, il soggetto che ha emesso la fattura deve emettere una nota di credito, sempre che la fattispecie rientri in uno dei casi espressamente previsti dalla legge e in relazione ai quali èconsentita l’emissione di una nota di credito.

Sia la nota di credito che la nota di debito presentano la struttura tipica di una fattura, devono infatti seguire la numerazione progressiva delle fatture emesse e devono recare l’indicazione dei dati previsti in materia di emissione delle fatture dall’art.21 del DPR633/72.