Dalla piccola e poi media impresa alla grande multinazionale, questa è la strada fatta da Bialetti che dalla vendita..
La bialetti 10 anni fatturava intorno ai 50 milioni di euro, il 2006 ha chiuso con più di 230 milioni e il gruppo vuole raddoppiare il numero nel giro di 5 anni e così arriva anche per lei lo sbarco in borsa.
Nell’ultimo periodo Bialetti ha avuto le carte giuste per acquistare un marchio l’anno da Rondine a Girmi, da Cem a Aeternum e così è diventata una rete grossa e potente anche se con rammarico ha perso la possibilità di acquistare il marchio Lagostina.
La possibilità finanziaria ha portato anche a produrre dando un occhio all’ambiente riuscendo a scaricare con parametri ben il 40% in meno rispetto a quello consentito così da stipulare accordi persino con Legambiente.
Quindi tra gennaio e febbraio 2007 vedremo lo sbarco a Piazza Affari sempre che la borsa sia in una fase up e nonostante l’approdo il punto di riferimento per l’azienda è e resterà la famiglia RANZONI questo perchè la Bialetti è un’azienda trasparente e solida con un grande amore per il made in Italy.
Il punto importante per l’azienda sono i prodotti e come abbiamo visto ultimamente anche per la FIAT, è importante per una azienda continuare sull’innovazione e lo studio dei prodotti e contare su un buon apparato marketing tralasciando almeno il parte il fatto di diventare finanzieri con i soldi del gruppo.
fatturato 2006: +20%