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Il lavoro èper anziani e donne

L’ultimo rapporto annuale dell’Istat rivela una serie di informazioni interessanti sull’economia tricolore. Una cosa molto interessante riguarda l’anagrafica dei lavoratori “in servizio”, il loro genere sessuale e soprattutto la regolarità  del contratto che hanno sottoscritto. 

Aiutandoci con la ricostruzione fatta dall’Ansa di questi tre passaggi, proviamo a capire cosa sta succedendo nell’Italia delle microimprese.

Chi èancora a lavoro oggi

L’occupazione ètornata a crescere nel 2014 per i lavoratori ”pi๠anziani”, con 320 mila occupati in pi๠over55 (in aumento dell’8,9%) mentre continua a calare per i pi๠giovani che vedono una contrazione di 46 mila posti (-4,7%) per gli under25 e di 148 mila posti per gli under35 (-2,9%). Lo rileva l’Istat nel rapporto annuale.

I contratti sono tutti regolari?

In Italia risulta irregolare pi๠di un occupato su dieci. L’Istat spiega come il tasso, frutto di una nuova metodologia, si aggiri intorno al 12,6% per il 2012. Guardando alla media relativa al triennio 2010-2012, l’Istituto stima 2,3 milioni di irregolari.

Le donne stanno a casa o vanno a lavoro?

La quota di famiglie in cui la donna èl’unica ad essere occupata “continua ad aumentare”. Lo rileva l’Istat nel rapporto annuale. Nel 2014 la percentuale ha raggiunto il 12,9%, pari a 2 milioni 428 mila nuclei. Ci si fermava al 12,5% nel 2013 (2 milioni 358 mila). Nel 2008 erano invece solo il 9,6% (1 milione 731 mila).