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La grande ascesa delle PMI di Pesaro-Urbino

La Regione Marche èsempre stata molto attiva nel settore industriale e artigianale e il bilancio del 2014 èstremamente positivo, soprattutto per la provincia di Pesaro-Urbino presente sul portale CNA dove si dichiara che in un anno sono stati assunti 1000 impiegati e 3000 operai per un totale di 4000 posti di lavoro. 

Il bilancio che abbiamo indicato èpositivo anche se nel resoconto fornito dal CNA si parte con un punto di vista diverso nella considerazione del problema. Si spiega che dopo Ancona che ha perso 2550 posti di lavoro nell’anno pi๠critico per le imprese del Belpaese, al secondo posto di questa speciale classifica c’èla provincia di Pesaro e Urbino che ha registrato un saldo di -1730 fuoriusciti dal momndo della piccola e media impresa.

In pratica, a fronte di tanti che perdono il posto di lavoro, in questa provincia ce ne sono anche tanti che il posto di lavoro lo trovano. Nel 2014 sono stati 4.040 in tutto, mentre i fuoriusciti per via della crisi, dei licenziamenti, dei prepensionamenti e cosଠvia, secondo Unioncamere sono stati 5760. Il saldo èmolto buono.

Le assunzioni sono state diversificate: si parla di 1000 persone in pi๠nel settore impiegatizio e di 3040 posti di lavoro creati tra operai e personale non qualificato. Di questi, dal punto di vista contrattuale, scopriamo che 610 sono stati assunti a tempo indeterminato, 190 sono stati contratti di apprendistato, 50 i contratti a chiamata. In pi๠ci sono stati 500 contratti a tempo determinato finalizzati, 290 contratti per sostituzioni (maternità , aspettative, etc.). Si contano infine anche 570 assunzioni per picco di attività  e 1810 assunzioni stagionali.

Gli imprenditori hanno assunto nella maggior parte dei casi persone che conoscono (54,4%), oppure persone di cui avevano il curriculum vitae nella banca dati aziendale (26,7%9. Soltanto il 9,4% delle imprese ha assunto sulla base delle segnalazioni di conoscenti e fornitori, il 2,9% per selezione del personale e il 2,2% ha detto di essersi rivolto a società  interinali.

Per quanto riguarda le professioni pi๠richieste, si parla di: camerieri, commessi, addetti alle pulizie, baristi, cuochi, operai, contabili, autisti, facchini e muratori.