Immobili italiani, pronti per gli investimenti stranieri mentre latita ancora la domanda interna, proprio come l'offerta. Ecco cosa fare.
L’edilizia italiana piace e piace soprattutto agli stranieri che continuano a portare denaro nel nostro Paese passandoci poi sopra una bella colata di cemento. Una parafrasi per dire che gli stranieri hanno a cuore gli immobili tricolore e amano acquistarli. Al contrario chi ha soldi nel nostro Paese o non li investe in Italia o non li investe negli immobili. Come comportarsi?
A dare informazioni su quello che succede nel panorama immobiliare, è la CBRE Italia, il cui report è stato pubblicato sulla testata IlGhirlandaio. Qui si rendono note una buona e una cattiva notizia. La buona notizia è che l‘interesse per l’Italia e in particolare per il suo settore immobiliare, non è venuta meno. La cattiva notizia è che l’entusiasmo per il mattone tricolore arriva soltanto dall’estero ma gli italiani invece non hanno interesse a comprare casa, immobili, unità di qualsiasi categoria.
Per dare qualche numero diremo che la CBRE spiega come gli investimenti stranieri focalizzati sul territorio italiano siano cresciuti dell’11 per cento arrivando a quota 5,3 miliardi di euro in un anno ed è stato emblematico lo sviluppo dell’ultimo trimestre dell’anno quando la crescita complessiva è stata di 2,6 miliardi di euro, equivalente in percentuale ad un aumento degli affari pari al 50 per cento.
Il mattone italiane non è una novità negli interessi stranieri. I soldi che arrivano dall’estero, tra l’altro, sono l’80% del totale e il capitale investito supera i 40 miliardi di euro. Gli investitori italiani, in questo panorama, sembrano latitare probabilmente per un calo del potere d’acquisto dal periodo pre crisi (2007) ad oggi. Non è un caso che il valore investito nel mattone nel 2014 sia diminuito dell’8%.
Le agenzie immobiliari, quindi, avranno l’arduo compito di sviluppare annunci interessanti per chi vuole venire ad investire in Italia, diversificando almeno la lingua degli annunci.