Dopo la
riforma delle pensioni èla volta della riforma del mercato del lavoro, destinata da un lato a
ridurre la flessibilità contrattuale, che nel corso degli ultimi anni ha portato alla nascita di oltre quaranta contratti atipici, e dall’altro a
ridurre il tasso di disoccupazione in Italia, cercando al contempo di evitare che i giovani arrivino a 30-35 anni senza avere le spalle coperte.
L’ipotesi pi๠accreditata riguarderebbe l’introduzione di un cosiddetto “contratto unico“, anche se a riguardo le proposte arrivate dai diversi schieramenti politici prevedono diverse alternative.
Leggi il resto