
Vendite di robot moltiplicate dalla Tremonti-ter

A favore del tessile, dunque, il Governo ha riservato un sostegno particolare all’interno del decreto incentivi; si tratta di un meccanismo per certi versi assimilabile all’incentivo Tremonti-ter.
L’incentivo consiste in una detassazione pari al 3% dell’incremento del capitale, applicabile per cinque anni di seguito. àˆ necessario, perà², che l’aumento avvenga fra il 5 agosto 2009 e il 5 febbraio 2010 e che l’incremento avvenga ad opera di soci persone fisiche.
I risultati sono davvero negativi. Si ècalcolato che da qui fino alla fine dell’anno il saldo fra chiusure e apertura di negozi al dettaglio sarà negativo per circa diciannovemila unità , con la conseguente perdita di oltre centotrentamila posti di lavoro.
L’Agenzia delle Entrate, inoltre, non distingue fra gli acquisti in senso stretto e le operazioni di leasing finanziario finalizzati al riscatto dei beni locati, considerate casistiche equivalenti nella sostanza.
Non si puಠdire che questa circolare non fosse attesa, considerato che l’agevolazione vige dal luglio 2009 al giugno 2010, e dunque già un terzo del tempo a disposizione ètrascorso.
Un aspetto che èstato sottolineato da diversi studiosi èche, al contrario delle due precedenti versioni della legge Tremonti, stavolta l’incentivo non èriservato alle imprese già esistente alla data di entrata in vigore della norma, ma anche a quelle che si costituiranno da qui fino al 30 giugno 2010.
In estrema sintesi, l’incentivo comporta una detassazione per le imprese pari al 50% degli investimenti in macchinari ricompresi nella categoria 28 della classificazione ATECO2007, purchè si tratti di acquisti compiuti nell’arco di dodici mesi dall’entrata in vigore del decreto-legge.
Si intende innescare, infatti, un circolo virtuoso che porti da un lato all’irrobustimento del capitale proprio nelle società riducendone la dipendenza dalle banche e dall’altro incentivando questa ricapitalizzazione con una riduzione della pressione fiscale, peraltro non elevatissima.
Si prevede che il provvedimento sia convertito in legge senza molti scossoni entro la fine del mese o al pi๠tardi all’inizio di agosto.
Questa nuova misura, ribattezzata con poca fantasia “Tremonti-terâ€, ripercorre in gran parte le linee-guida dell’originaria legge Tremonti e della successiva Tremonti-bis. Le differenze pi๠marcate sono da ricercarsi in una radicale semplificazione dei calcoli per determinare l’entità dell’agevolazione e nella ristretta durata temporale della misura (ma, in caso di buoni risultati, non si possono escludere future proroghe).