Una tantum Co.Co.Pro. 2012

In forza di quanto stabilito dal cosiddetto Decreto Milleproroghe (dl n. 216/211, convertito dalla legge n. 14/2012), ai collaboratori a progetto èriconosciuta la possibilità  di ottenere un’indennità  una tantum anche nel 2012.

Tale possibilità  èperಠriservata a coloro che lavorano per un unico datore di lavoro, che sono iscritti alla gestione separata Inps e che soddisfano i requisiti di reddito previsti per l’accredito di tale indennità , ovvero nell’anno che precede quello in cui viene inoltrata la domanda devono risultare titolari di reddito lordo compreso tra 5.000 e 20.000 euro.

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Bonus co.co.pro.

La legge di conversione del decreto anticrisi (la n. 2/2009) ha previsto l’introduzione, come una tantum, di un bonus a favore di quei collaboratori a progetto che nel triennio 2009-2001 vedranno scadere il loro contratto lavorativo senza poter contare su un rinnovo.
Il bonus èpari al 10% del reddito conseguito l’anno precedente, ed èaccreditato al lavoratore (a carico del bilancio dello Stato) purchè siano rispettati numerosi requisiti.

Infatti, èrichiesto innanzitutto che l’attività  sia stata svolta a favore di un unico committente: si ipotizza, infatti, che chi puಠcontare su pi๠committenti sia meno bisognoso di tutela.
àˆ inoltre necessario che nell’anno precedente siano stati versati almeno tre mesi di contributi, e si sia avuto un periodo di inattività  pari ad almeno due mesi.

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Le fragilità  della Gestione Separata

lavoro subordinato

Sono diversi i punti deboli che rendono la posizione di chi èiscritto presso la Gestione Separata certamente pi๠fragile rispetto ai lavoratori subordinati, agli imprenditori e ai professionisti iscritti ad una cassa ordinistica.
Innanzitutto, come accennato, le aliquote inferiori comportano contributi pi๠ridotti e dunque una pensione minore. Ma, oltre questo, si registrano altre deficienze di una certa importanza.

Assume rilievo, per esempio, la mancanza di un minimale su cui calcolare i contributi da versare: mentre per i dipendenti o gli imprenditori, ad esempio, i contributi sono analogamente calcolati sul reddito ma una quota minima dev’essere versata in tutti i casi, per gli iscritti alla Gestione Separata questo fenomeno non si presenta: perciಠcolui che, poniamo, avesse un reddito di mille euro verserà  direttamente o tramite sostituto d’imposta contributi per soli 257,00 euro (se non èiscritto ad altra forma pensionistica).

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Contributi pi๠elevati nella Gestione Separata

Gli iscritti presso la Gestione Separata dell’INPS sono quei lavoratori che in generale hanno minori tutele dal punto di vista previdenziale, in quanto non hanno i requisiti per poter accedere alle ben pi๠solide gestioni ordinarie previste per i dipendenti o gli imprenditori.

Si tratta di un eterogeneo calderone di soggetti in cui rientrano i collaboratori a progetto, i lavoratori autonomi che non hanno diritto di accedere ad una cassa gestita da un ordine professionale, gli associati in partecipazione, i venditori porta a porta e i collaboratori occasionali se superano la soglia di compensi annui di cinquemila euro.

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