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Creare un franchising

Lavorare in proprio sfruttando la notorietà  del marchio raggiunto da altri sta diventando una prerogativa di molti nuovi imprenditori che vedono nel franchising l’arma vincente per fronteggiare la concorrenza tradizionale che ultimamente risente la crisi.




A differenza del settore commerciale tradizionale, il franchising corre arrivando a raggiungere oltre 45 mila negozi a cui fanno capo circa 700 aziende promotrici come ad esempio McDonald’s, Intimissimi, Calzedonia, Pastarito&Pizarito, ecc.

Il giro di affari mosso ogni anno dalla grande macchina del franchising supera i 20 miliardi di euro
con un trend di crescita di circa il 10% l’anno.

I settori redditizi del franchising sono quelli dell’abbigliamento, dell’intimo, dell’erboristica e degli occhiali senza dimenticare che il settore immobiliare cresce costantemente ogni anno anche se il trend risulta essere lievemente pi๠modesto.

I punti vendita tradizionali risentono la debolezza dell’economia italiana, mentre quelli del franchising aumentano in quantità  del 6% l’anno e da una indagine di mercato si delinea che l’8% dei negozi aperti sono costretti a chiudere dopo poco tempo a differenza di quelli affiliati che vedono una percentuale nettamente pi๠bassa arrivando ad un modesto 1,2%.

I negozianti che aprono un punto vendita in franchising sono a tutti gli effetti degli imprenditori e quindi con la voglia di raggiungere degli ottimi risultati contando perಠsu una consulenza adeguata e un marchio già  noto grazie alle continue campagne pubblicitarie sui media.

Per aprire un punto vendita in franchising in genere ènecessario investire un capitale inferiore a quello che si potrebbe investire in un punto vendita tradizionale, ma senza dimenticare che per diventare affiliato èfatto obbligatorio versare una fideussione che si mette a garantire il pagamento dei fornitori in caso di ritardi.

Per fare qualche numero, per aprire un’agenzia tecnocasa sono necessari circa 25 mila euro, mentre per un Calzedonia circa 85 mila euro compresa la fee d’ingresso, per un McDonald’s in genere la cifra non scende sotto i 400 mila euro.

Riuscire con il franchising dai dati si evince che èfattibile, ma quale partner bisogna scegliere? La cosa migliore in genere èquella di buttarsi su un nome già  famoso sia a livello di franchising sia a livello di affidabilità  ed èdoveroso fare attenzione a molte aziende che sfruttano il franchising solamente per autofinanziarsi.

Oltre a leggere attentamente ogni punto del contratto (soprattutto quelle parti scritte in piccolo) potrebbe essere una idea quella di farsi consegnare una copia dei propri affiliati al fine di comprendere il vero trend del singolo punto vendita e non dell’intera agenzia.

La prima cosa da fare ècreare un Business Plan.