Uno studio pubblicato da Federdistribuzione, l’associazione imprenditoriale che raggruppa..

In altri Paesi europei, come la Gran Bretagna e la Spagna, lo shopping domenicale è un’abitudine ben più comune che da noi.
Eppure, secondo il presidente dell’associazione Paolo Barberini, oggi anche le forze sindacali “nell’ultimo contratto hanno concordato pienamente sulle opportunità di lavoro nei negozi nei giorni festivi”.
In realtà, oggi le norme sugli orari e giorni di apertura degli esercizi commerciali sono di competenza regionale, e a loro volta le Regioni solitamente lasciano libertà ai Comuni all’interno di un quadro generale.
Così, la situazione cambia da un angolo all’altro del Paese, generando parecchia confusione. Cinque Regioni italiane (Abruzzo, Lombardia, Lazio, Puglia e Sardegna) hanno lasciato assoluta libertà ai rispettivi Comuni, e ci sono esempi di città, come Latina, in cui i negozi sono aperti 365 giorni all’anno. Viceversa, in altre Regioni i paletti sono ben più pesanti, e la maglia nera Federdistribuzione la assegna al Piemonte, cui è imputata una retromarcia rispetto ad una preesistente apertura.
Il centro studi di Federdistribuzione ritiene che la generalizzata liberalizzazione dello shopping domenicale porterebbe un incremento di almeno il 2% del volume complessivo delle vendite e, come conseguenza, dello 0,5% del PIL.