Nel caso in cui un lavoratore commetta un illecito arrecando un danno patrimoniale alla società per cui lavora, questa può intraprendere..

Questa, dunque, è l’unica tutela accordata al datore di lavoro che ha subito un danno di natura patrimoniale per un illecito di un suo dipendente, in quanto non è ammessa alcuna riduzione della retribuzione spettante al lavoratore stesso.
A stabilirlo è stata la Corte di Cassazione con la sentenza n. 896 del 17 gennaio 2011, con la quale è stata giudicata infondata nel merito la decisione di un’impresa del Mezzogiorno di ridurre la retribuzione corrisposta ad un suo dipendente ad un livello inferiore a quello stabilito dal contratto collettivo nazionale per via di un illecito di natura patrimoniale da questi commesso a danno della società stessa e quindi del suo datore di lavoro.
Al contrario, invece, tramite un’azione legale il datore di lavoro può ottenere un risarcimento dei danni, che eventualmente potrà incassare mediante una compensazione con i controcrediti del lavoratore.