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Progetto microcredito imprese femminili

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Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Enrico Giovannini ha introdotto un nuovo progetto di microcredito chiamato “Riparti da te! Bella impresa essere donna”. La campagna istituzionale ha l’obiettivo di mettere a conoscenza delle donne tutte le modalità  di accesso ai prestiti agevolati che sono messi a disposizione a vario titolo dalle istituzioni e da vari enti per creare piccole imprese.

L’idea che sta alla base del microcredito èquello di stimolare il lavoro femminile e quindi far nascere e crescere nuove forme imprenditoriali.

Il sito ufficiale della campagna “Riparti da te! Bella impresa essere donna” riporta le linee guida del progetto che rappresenterà  uno strumento di aiuto per tutte le donne che vogliono ripartire da sè. Lo scopo èquello di dare la possibilità  a tutte le interessate di creare una propria impresa. Il vantaggio sarà  rappresentato dal non dovere fornire garanzie personali alla banca.

Uno degli enti che ha costituito il fondo di garanzia che sta alla base del progetto èl’Ente nazionale per il microcredito.  La particolarità  dell’Ente nazionale per il microcredito èquello di non essere un organo erogatore, ma un intermediario che valuta ogni singolo progetto e poi guida l’imprenditrice verso le soluzioni giuste  da adottare per sviluppare la propria idea.

I compiti dell’Ente nazionale per il microcredito sono:

  • la compensazione del divario di genere esistente
  • la promozione dello sviluppo di specifici modelli
  • la promozione di strumenti di microcredito in un’ottica di genere
  • la valutazione della performance sociale dei programmi
  • il rafforzamento dei programmi che favoriscono la conciliazione del lavoro e della famiglia
  • la sensibilizzazione degli operatori del credito, ovvero gli istituti bancari e le finanziarie

Per quanto riguarda l’ammontare e i requisiti richiesti per il microcredito sociale si apprende che i finanziamenti:

  • non possono superare 10.000 euro
  • devono essere accompagnati dalla prestazione di servizi ausiliari di bilancio familiare;
  • devono essere prestati a condizioni pi๠favorevoli di quelle presenti sul mercato
  • i soggetti richiedenti non avranno l’obbligo di offrire garanzie reali, come le ipoteche sulla casa