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Professioni tecniche, bene ddl lavoro autonomo

Complessivamente il Jobs Act del lavoro autonomo èstato considerato molo positivo dalla rete delle professioni tecniche, ma bisogna sempre valutare gli effetti del provvedimento e la completezza dello stesso nel considerare tutte le possibili sfaccettature. 

Armando Zambrano, coordinatore della Rete e presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri, ha commentato la riforma del lavoro autonomo con una lunga dichiarazione in cui si dà  un parere positivo al disegno di legge sul lavoro autonomo.

“Nel complesso possiamo considerare positivo l’esito di questa prima lettura del disegno di legge che, a nostro avviso, puಠaccogliere ulteriori e significativi spunti. Tra questi, ad esempio, la richiesta delle tutele in caso di giudizio utilizzando il rito del lavoro, come per i dipendenti pubblici, e la nullità  di clausole vessatorie come quelle che consentono il recesso senza adeguato preavviso da parte dei committenti. Oltre a stabilire l’obbligatorietà  del riconoscimento degli interessi nel caso di ritardato pagamento”.

“Tuttavia lamentiamo l’inopinata esclusione, per motivazioni puramente ideologiche, della proposta di introdurre standard qualitativi a tutela dei committenti per definire compensi parametri di riferimento per i professionisti. Tali parametri nel settore pubblico sono definiti per legge e l’Anac, nelle sue linee guida che stanno per essere emanate, ne stabilisce il ricorso obbligatorio da parte delle stazioni appaltanti”.

“Non si capisce perchè i privati, che sono meno strutturati delle stazioni appaltanti pubbliche, non debbano disporre di uno strumento per stimare il costo non vincolante di una prestazione professionale e per valutarne il rispetto degli standard prestazionali minimi. Riproporremo con tutte le nostre forze – ha annunciato – il dispositivo in aula, augurandoci che in tale contesto esso abbia miglior fortuna. E’ bene precisare che non chiediamo di ripristinare le tariffe, ma di offrire ai committenti privati lo stesso strumento che èa disposizione delle stazioni appaltanti pubbliche”.

“Nonostante il mancato accoglimento di questa proposta – ha concluso Zambrano – la valutazione sul provvedimento, atteso da anni da milioni di professionisti, non puಠessere che positiva. Al presidente Sacconi va il nostro ringraziamento per averlo portato avanti con determinazione e competenza e gli affidiamo il compito di completare il provvedimento con le nostre richieste, a tutela anche e soprattutto dei nostri clienti”.