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Libretti al portatore, addio dal 4 luglio

àˆ ufficiale: dal 4 luglio, addio definitivo dei libretti “al portatore” bancari e postali. Lo conferma il decreto legislativo 90/2017 di recepimento della IV direttiva europea sul risparmio in merito alle nuove norme di prevenzione del riciclaggio internazionale e del finanziamento al terrorismo.

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E se fino allo scorso anno i libretti al portatore un circolazione arrivano a circa 26 milioni di unità , dal 4 luglio tutto cambia. I libretti al portatore non potranno pi๠essere emessi e dovranno necessariamente essere estinti entro e non oltre il 31 dicembre 2017. 

Stop definitivo a tutte quelle soluzioni che hanno caratterizzato i decenni passati e che hanno consentito di poter tranquillamente oscurare l’intestazione di denaro, utilizzando dei titoli di credito al portatore che vengono pagati molto semplicemente a chi li tiene in tasca. Anche oggi, prima dell’arrivo della data del 4 luglio, èin ogni caso vietato possedere o trasferire libretti al portatore per importi che siano superiori a 1.000 euro.

Dal 4 luglio sarà  pertanto possibile aprire solo un libretto di deposito nominativo e non un libretto anonimo, vale a dire “al portatore” che diventerà  vietato emettere.

Il dipendente della banca o della posta potrà  aprire solo ul libretto nominativo, il nuovo libretto di risparmio, rispettando una procedura di identificazione del richiedente e del beneficiario.

Dunque, vietato aprire un libretto al portatore, ma che fine fanno i vecchi libretti al portatore? I titolari hanno un anno a disposizione per poter andare in banca e trasferire i soldi su un conto corrente oppure chiedere direttamente il cash.

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