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Interessi passivi

Si ipotizzi una Srl che nel 2008 abbia interessi attivi per 1.000, interessi passivi per 30.000 e il R.O.L. pari a 50.000. Supponiamo che tutti i proventi siano imponibili e che dunque le regole per la deducibilità  si applichino alla totalità  degli interessi passivi.

Perciಠrisulterà  quanto segue: 1.000 di interessi passivi sono deducibili perchè pari all’ammontare degli interessi attivi. I rimanenti 29.000 devono invece affrontare la prova del R.O.L. Ai fini del calcolo, come detto, esso èincrementato di 10.000 (solo per il 2008) e perciಠraggiunge il valore totale di 60.000.


Il 30% di 60.000 èpari a 18.000, e dunque di quei ventinovemila se ne potranno dedurre altri diciottomila, oltre ai mille già  dedotti. I restanti undicimila rimangono invece non deducibili ed entrano in un limbo, in cui potrebbero restare teoricamente anche per anni e anni.

Supponiamo tuttavia che già  nel 2009, a fronte di un R.O.L. pari a 95.000 e aumentato per legge di altri 5.000 fino ad arrivare a 100.000, gli interessi passivi che devono affrontare la prova siano solo 16.000. In tal caso c’ spazio per sommarvi gli undicimila finiti nel limbo, poichè la loro somma (16.000 + 11.000 = 27.000) èinferiore al 30% del R.O.L. (30.000): questo vuol dire che la quota degli interessi passivi non dedotti nel 2008 sarà  totalmente deducibile nel 2009.


Ma in realtà  per dedurre 27.000 di interessi passivi sarebbe stato sufficiente un R.O.L. inferiore a quello effettivo: 90.000. Infatti il 30% di 90.000 èpari proprio a 27.000. In tal caso, la quota di R.O.L. che non si èrivelata necessaria per la deduzione (100.000 – 90.000 = 10.000) sarà  rinviabile al futuro. Per il calcolo sugli interessi passivi del 2010, dunque, il relativo R.O.L. sarà  aumentato di diecimila euro.