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IMUS dei Comuni per sostituire altre piccole imposte, da quando?

L’IMUS èl’IMU secondaria e sarà  gestita in autonomia dai comuni non appena questi saranno autorizzati ad operare di conseguenza. Questa imposta va a sostituire tutta una serie di tasse che attualmente i cittadini pagano per alcuni servizi. Una forma di unificazione che rientra all’interno del federalismo fiscale. 

Prima che i Comuni possano applicare questa nuova imposta, l’IMUS, l’IMU secondaria, si deve attendere un regolamento governativo che ne disciplina l’applicazione. L’introduzione dell’IMUS, benchè possa apparire fuori luogo in un mese già  denso di appuntamenti fiscali, era in previsione dal 2011, dal momento in cui èstato pubblicato il decreto legislativo n. 23 e la sua applicazione deve partire entro il 2015.

Una risoluzione del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha chiarito che i Comuni non possono istituire l’IMUS e disciplinarla con un regolamento comunale fino a che non sarà  emanato il regolamento governativo. Fino ad allora resteranno quindi in vigore tutte le altre tasse che già  sono pagate per dei servizi.

L’IMUS per la precisione, andrà  a sostituire:

  • la tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (TOSAP),
  • il relativo canone (COSAP),
  • l’imposta comunale sulla pubblicità  e i diritti sulle pubbliche affissioni (ICPDPA),
  • il canone per l’autorizzazione all’installazione dei mezzi pubblicitari (CIMP).

L’applicazione della nuova imposta che comunque sarà  cumulativa, gestita in autonomia dai comuni e quindi fino ad ora imprevedibile rispetto all’aumento o alla diminuzione degli importi, rientra nelle regole del federalismo fiscale. Intanto, entro la fine del mese, l’appuntamento per i contribuenti èalmeno con il bollo auto, il Canone Rai e l’IMU sui terreni.