Home » Codacons e Confesecenti d’accordo con l’emendamento sui pagamenti elettronici

Codacons e Confesecenti d’accordo con l’emendamento sui pagamenti elettronici

Codacons e Confesercenti sono d’accordo con l’emendamento alla legge di Stabilità  che propone di usare i pagamenti elettronici con carta di credito e bancomat anche per piccoli acquisti. 

Le posizioni di questi due opinion leader sono state esposte molto bene dall’Adnkronos che ha riepilogato cosଠle loro posizioni.

Il Codacons promuove “a pieni voti” l’emendamento che consente il pagamento con carta di credito e bancomat anche per piccoli importi. Il presidente Carlo Rienzi sottolinea che “l’Italia èil fanalino di coda d’Europa. Mentre all’estero èconsuetudine oramai da anni pagare anche il caffècon il bancomat, nel nostro Paese si registrano resistenze e ostacoli assurdi”. Basti pensare che oggi, rileva Rienzi, “la legge obbliga gli esercenti ad accettare pagamenti con carta di credito solo per importi superiori ai 30 euro, ma non prevede alcuna sanzione per chi impedisce ai consumatori di utilizzare strumenti di pagamento elettronici. Praticamente l’anarchia pi๠totale a esclusivo vantaggio degli esercenti, che finora hanno beneficiato di tale lacuna normativa”. Per far sଠche l’emendamento proposto oggi diventi un vero vantaggio per il Paese e per i cittadini, conclude il Codacons, “ènecessario introdurre sanzioni pesantissime nei confronti di chi rifiuterà  il pagamento con bancomat anche per piccoli importi”.

Per la Confesercenti, “un maggiore uso della moneta elettronica sarebbe senz’altro positivo – si legge in una nota – perchè diminuirebbe i rischi e i costi connessi alla gestione del contante e andrebbe nella direzione di una maggiore possibilità  di scelta da parte dei cittadini”. “Occorre perಠstare attenti ai possibili effetti collaterali per le imprese – avverte Confesercenti – infatti il previsto taglio delle commissioni sotto i 5 euro, efficace solo nel caso in cui sia totale, comunque non basta. La maggior parte delle attività  commerciali vende prodotti di prezzo superiore, e l’aggravio portato dall’obbligo di bancomat potrebbe raggiungere, secondo le nostre stime, i 1.700 euro l’anno per impresa”.