Sesto riquadro intercalare P

Il sesto riquadro dell’Intercalare P viene compilato solo se la persona in oggetto sia socia di società  di persone. Se si tratta di società  di capitali, bisognerà  invece ricorrere all’Intercalare S; se riveste una funzione diversa tale riquadro non va considerato.

In questo campo occorre compiere una descrizione dei conferimenti del socio, indicando innanzitutto l’ammontare esatto dei versamenti in denaro.

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Intercalare P terzo riquadro

Proseguendo nella compilazione dell’Intercalare P, si arriva al terzo riquadro: in esso, occorre specificare la carica assunta dalla persona fisica o dalla “persona socia” presentata nei riquadri precedenti. Le cariche cui ci si riferisce possono essere le pi๠varie: amministratore, sindaco, institore…

Oltre alla funzione che èstata attribuita a tale persona, èrichiesto di indicare due date (quella della nomina e quella – che peraltro di solito coincide – in cui essa èstata comunicata all’interessato), nonchè la durata della stessa, con l’elencazione delle varie possibilità  (data esatta o numero di anni previsti per la cessazione, durata fino a revoca o dimissioni ecc.).

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Intercalare P

L’Intercalare P èutilizzato per comunicare alla Camera di Commercio informazioni piuttosto eterogenee fra loro, in allegato a quelle contenute nel documento principale (I1, S1 o R). Il dato comune dei vari riquadri èl’approfondimento delle informazioni inerenti le diverse figure che nel documento principale sono citate in via pi๠sintetica.

Tale Intercalare, in realtà , puಠessere utilizzato tanto per comunicare per la prima volta i dati relativi a queste figure quanto per precisare modifiche a dati già  comunicati; ma, in relazione ai fini di quest’analisi, vedremo di descriverne la compilazione solamente in rapporto alla prima ipotesi.

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Intercalare P e Intercalare S

Parecchie volte si èavuto modo di citare alcuni documenti ufficiali da allegarsi ai Modelli I1, S1 o R, in occasione della prima iscrizione di un’impresa presso la Camera di Commercio; la modulistica predisposta èin effetti molto ampia e specifica, e una sua analisi completa esula dagli scopi di questa guida.

Si vuole tuttavia dar conto perlomeno dei tre allegati pi๠comuni, cui si èfatto cenno diverse volte finora: l’Intercalare P, l’Intercalare S e il Modello UL.

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Modello R: iscrizione al R.E.A.

Il Modello R, che gli enti non commerciali (e le filiali italiane di imprese estere) devono presentare per ottenere l’iscrizione al R.E.A., èun documento utilizzato tanto per la prima iscrizione dei dati di rilievo quanto per la loro successiva modifica o per la cessazione dell’attività .

Il modello èperciಠsuddiviso in tre distinte sezioni; poichè la nostra analisi concerne gli adempimenti da porre in essere per l’avvio dell’attività  economica, èdi nostro interesse soltanto la sezione A.

Il documento deve essere presentato alla Camera di Commercio competente territorialmente da parte del legale rappresentante.

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Repertorio notizie Economiche Amministrative

Si èavuta pi๠volte occasione di citare l’acronimo R.E.A. Tale sigla indica il “Repertorio delle notizie Economiche e Amministrative”, e lo si puಠin un certo senso definire come una sorta di albo secondario rispetto al Registro delle Imprese; in esso, infatti, trovano spazio una serie di informazioni sulle aziende iscritte presso la Camera di Commercio e che tuttavia, per quanto rilevanti, non sono richieste ai fini dell’annotazione sul Registro delle Imprese.

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Modello S1: articolo atto costitutivo

Nell’analisi condotta in relazione alle modalità  di compilazione del Modello S1, rimane da compilare un ultimo riquadro principale e alcuni campi conclusivi.

Il Riquadro n. 18 chiede di indicare l’articolo dell’atto costitutivo o dello statuto nel quale sono stabilite le regole di ripartizione di utili e perdite fra i soci nelle società  personali.

In genere, essi sono suddivisi in proporzione ai rispettivi conferimenti, salvo un eventuale patto contrario (cui fa appunto riferimento il Riquadro n. 18);

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Compilazione del Modello S1 – 6° parte

Avviandoci verso la conclusione della compilazione del Modello S1, occorre dedicare attenzione ai poteri di amministrazione e rappresentanza delle diverse figure sociali.

Per l’esattezza, il Riquadro n. 15-a èdestinato ad ogni ente eccetto le società  di persone: si richiede di citare per ogni singolo organo l’articolo esatto dell’atto costitutivo o dello statuto che ne descrive i poteri.

Il Riquadro n. 15-b, invece, fa riferimento alle società  personali, laddove gli accordi sociali prevedano specifici poteri amministrativi attribuiti a singoli soci: anche qui, occorre indicare l’articolo corrispondente a tale pattuizione.

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Compilare il modello S1 ~ 5°parte

Modello S1 - 5parte

A partire dal dodicesimo riquadro del Modello S1, l’attenzione si sposta sulla struttura organizzativa dell’ente.

Nel Riquadro n. 12 occorre indicare il numero dei soci o consorziati. Sono presenti righi differenti destinati ai diversi tipi di società  o consorzi, ognuno con le sue peculiarità  (per esempio, per le Sas bisogna distinguere fra accomandatari e accomandanti).

Le informazioni di tipo anagrafico relative ad ogni singolo socio nonchè quelle riferite alla dimensione delle partecipazioni sono da inserirsi in altrettanti documenti allegati (gli Intercalari P o S, che esamineremo successivamente).

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Compilare il modello S1 ~ 4°parte

La compilazione del Modello S1 prosegue con i due riquadri dedicati ai conferimenti. L’obbligo di effettuarli ricade solo sulle società  o sui consorzi, per cui gli altri enti sono esonerati dal compilare i due campi.

L’ottavo riquadro, in particolare, concerne il capitale sociale (se società  di capitali) o il fondo consortile (se consorzio). Escludendo imprese particolari per cui sono fissati importi molto rilevanti (per esempio le banche), nella generalità  dei casi il capitale sociale minimo ammonta a € 120.000 per le società  per azioni e in accomandita per azioni, e a € 10.000 per le società  a responsabilità  limitata.

Per quanto concerne i consorzi, invece, la legge impone l’istituzione di un fondo consortile, senza tuttavia specificarne l’ammontare minimo, probabilmente per una svista del legislatore.

All’atto della costituzione, occorre che i soci versino concretamente almeno il 25% delle rispettive quote di capitale. Nell’ottavo riquadro, dunque, occorrerà  indicare l’ammontare del capitale sociale deliberato, di quello sottoscritto e di quello effettivamente versato.

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Compilare il modello S1 ~ 3°parte

Guida alla compilazione del modello S1 - 3°parte

La compilazione del Modello S1 prosegue con il quinto riquadro, dedicato all’indicazione della sede legale, cosଠcome definita all’interno dell’atto costitutivo dell’ente.

In coda al riquadro èrichiesto esplicitamente di specificare se in essa sono ubicati gli “uffici direttivi, amministrativi ègestionali dell’impresa”; in caso di risposta negativa, occorrerà  allegare un Modello UL con la segnalazione della sede effettiva.

L’indicazione della sede legale, oltre ai dati pi๠intuitivi (città , via ecc.), comprende anche la meno scontata specificazione dello Stato – utile soprattutto nel caso di compilazione da parte della filiale italiana di una società  straniera – e dei recapiti di telefono, mail e fax.

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Compilare il modello S1 ~ 2°parte

Modello S1 - Guida - 2°parte

Oltre alla fondamentale indicazione dell’atto da registrare, il preambolo del Modello S1 richiede anche altre due informazioni.

Prima di tutto, l’istanza di registrazione, con l’indicazione di nome, cognome e funzione del richiedente.

In merito alla funzione, va detto che l’obbligo di richiedere la registrazione ricade su soggetti solitamente individuati dalla legge; per esempio, la registrazione della nascita di una Srl deve essere eseguita a cura del notaio che ha redatto l’atto costitutivo.

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Come si compila il modello S1

Modello S1 - Guida

Una volta conclusa l’analisi del Modello I1 riservato all’iscrizione nel Registro delle Imprese per le imprese individuali, èora di vedere l’analogo Modello S1, destinato a ogni altro soggetto differente che esercita attività  di impresa.

L’elenco èvasto
: si va dalle società  di persone a quelle di capitali, dalle cooperative agli enti pubblici economici, dai consorzi ai G.E.I.E. e a ogni altro ente commerciale indipendentemente dalla forma giuridica adottata.

Nel discorso non rientrano, perà², gli enti non commerciali, e cioègli organismi diversi dalle società  per i quali l’esercizio di un’attività  di impresa assume un carattere secondario.

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Compilare il modello I1 – 6°

Con la puntata di oggi si conclude la compilazione del Modello I1 relativo all’avvio dell’attività  da parte dell’impresa individuale.

Il diciottesimo riquadro richiama un adempimento preliminare riservato agli esercenti attività  di commercio al dettaglio: tutti i dettaglianti, infatti, sono tenuti ai sensi del D.Lgs. 114/1998 a presentare una comunicazione alle autorità  comunali in merito all’apertura dell’esercizio.

Nel Modello I1 occorre indicare la data di tale comunicazione, la superficie espressa in metri quadrati del locale utilizzato e la categoria di beni venduti (alimentari, non alimentari, entrambi).

Il riquadro èovviamente da tralasciare per gli imprenditori che non operano nella vendita al dettaglio.
Il Riquadro n. 19, infine, èdestinato ad accogliere i dati anagrafici di eventuali ausiliari dell’imprenditore: l’institore e il procuratore.

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Compilare il Modello I1 – 5°

burocrazia

I riquadri successivi del Modello I1 sono molto intuitivi e si compilano abbastanza rapidamente.

Nel Riquadro n. 12 va indicato l’importo complessivo che si prevede di investire nell’impresa, purchè l’attività  esercitata sia – anche in via non esclusiva – di tipo commerciale.

Non ènaturalmente richiesto di indicare la cifra esatta fino al centesimo: èsufficiente un grado di approssimazione al migliaio di euro.

Va anche detto che questo dato ha un’importanza obiettivamente minore: èdifficile ipotizzare la contestazione di una violazione se la previsione risultasse errata, a meno che la differenza non sia spropositata.

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