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Voucher importanti contro il lavoro nero in agricoltura

I voucher sono nati con l’obiettivo di ridurre e contenere il lavoro nero nel settore agricolo. I lavoratori stagionali, giovani e meno giovani, hanno trovato nei buoni lavoro un modo per essere assicurati e retribuiti nel modo corretto. Poi la degenerazione dei voucher li ha resi inappropriati. 

Confagricoltura torna sull’argomento voucher e in contrasto rispetto alle considerazioni espresse dal Governo, spiega che sono strumenti essenziali per il contrasto del lavoro nero. Guidi, presidente di Confagricoltura e la confederazione in generale, hanno espresso le seguenti considerazioni.

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“Confagricoltura non ha mai cavalcato l’opportunità  dei voucher per smantellare il tradizionale sistema di occupazione – dice il presidente Mario Guidi in occasione dell’Academy organizzata da Confagricoltura in tema di lavoro agricolo -. Noi crediamo fortemente nel lavoro dipendente come forma normale e prevalente di impiego delle risorse umane all’interno delle aziende agricole.”

“I voucher perಠ– sottolinea Guidi – hanno dimostrato di essere un notevole supporto nella lotta contro il lavoro nero in agricoltura, dando modo di utilizzare, con ogni garanzia di trasparenza, manodopera occasionale in momenti di maggiore necessità â€.

Confagricoltura èfermamente convinta che l’elevazione a 7.000 euro del tetto di voucher utilizzabili in un anno non possa comportare il rischio di destrutturazione del rapporto di lavoro in agricoltura, in quanto i voucher nel settore primario possono essere utilizzati solo per prestazioni rese da pensionati e studenti fino a 25 anni e limitatamente ad attività  stagionali.

“Del resto – conclude Guidi – non ècerto l’agricoltura il settore nel quale si èregistrata un’esplosione del numero dei voucher nel 2015, giacchè i buoni lavoro utilizzati dagli agricoltori rappresentano meno del 2 per cento della quota totale”.