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4,6 mln persone in povertà  assoluta lo dice l’Istat

Chi vive in città , gli anziani e coloro che hanno redditi bassi sono finiti al di sotto della soglia di povertà  e se anche il numero di famiglie etichettate come “povere” èrimasto stabile, ècresciuto invece il numero di persone povere, il che vuol dire che adesso la povertà  tange le famiglie pi๠numerose, per esempio quelle degli stranieri. 

L’incidenza della povertà  assoluta si mantiene stabile negli ultimi tre anni per le famiglie; cresce invece se misurata in termini di persone (7,6% della popolazione residente nel 2015, 6,8% nel 2014 e 7,3% nel 2013). Confesercenti ha dato una spiegazione a tutto, affermando che l’incremento delle persone povere èdovuto all’ingresso della povertà  tra le famiglie pi๠numerose. In aumento al Nord, in particolare per gli stranieri, la povertà  colpisce chi vive in città , gli anziani e i bassi redditi“.

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Lo riporta una nota che spiega:

“l’incidenza della povertà  assoluta si mantiene sostanzialmente stabile sui livelli stimati negli ultimi tre anni per le famiglie, con variazioni annuali statisticamente non significative (6,1% delle famiglie residenti nel 2015, 5,7% nel 2014, 6,3% nel 2013); cresce invece se misurata in termini di persone (7,6% della popolazione residente nel 2015, 6,8% nel 2014 e 7,3% nel 2013). Questo andamento nel corso dell’ultimo anno si deve principalmente all’aumento della condizione di povertà  assoluta tra le famiglie con 4 componenti (da 6,7 del 2014 a 9,5%), soprattutto coppie con 2 figli (da 5,9 a 8,6%) e tra le famiglie di soli stranieri (da 23,4 a 28,3%), in media pi๠numerose. L’incidenza della povertà  assoluta aumenta al Nord sia in termini di famiglie (da 4,2 del 2014 a 5,0%) sia di persone (da 5,7 a 6,7%) soprattutto per l’ampliarsi del fenomeno tra le famiglie di soli stranieri (da 24,0 a 32,1%)”.