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Sostenibilità  pensioni, per l’OCSE servono pi๠sforzi

L’OCSE punta il dito contro il sistema pensionistico italiano che non tutelerebbe abbastanza le madri lavoratrici, costrette ad uscire spesso, non temporaneamente ma definitivamente dal mercato, dopo aver avuto uno o pi๠figli. 

Su Pensioni Oggi leggiamo un resoconto di quel che accade nello Stivale. L’Italia, sottolinea l’Ocse, à¨Â – insieme a Germania, Islanda e Portogallo – il Paese europeo dove una donna che trascorra cinque anni fuori dal mercato del lavoro per badare ai propri figli subirà , una volta in pensione, le conseguenze pi๠pesanti in termini di abbassamento dell’importo dell’assegno, laddove in almeno un terzo dei Paesi Ocse una “aspettativa” quinquennale non avrebbe il minimo effetto sui trattamenti pensionistici futuri. Ciಠderiva in parte dai meccanismi incentivanti presenti nel sistema italiano e tedesco, i quali fanno sଠche una madre di due figli che scelga di restare il suo posto riceva una pensione pi๠alta in futuro, spiega l’organizzazione di Parigi”.

Scrive l’OCSE:

«Circa metà  dei paesi Ocse hanno preso provvedimenti per migliorare la sostenibilità  finanziaria dei propri sistemi pensionistici nel corso degli ultimi due anni. Nonostante gli stretti vincoli di bilancio, sono stati compiuti sforzi per migliorare l’adeguatezza dei redditi pensionistici per i gruppi pi๠vulnerabili. L’obiettivo principale delle recenti riforme èstato quello di ritardare il momento del pensionamento innalzando l’età  pensionabile prevista dalla legge, rendendo pi๠difficile il prepensionamento e aumentando gli incentivi per lavorare pi๠a lungo. Questi cambiamenti potrebbero avere complessi effetti distributivi, poichè la capacità  di lavoro in età  pi๠avanzate e la speranza di vita possono variare in funzione delle caratteristiche socio-economiche individuali».