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Pensione integrativa per collaboratori in somministrazione

I lavori che sono stati assunti con contratto di somministrazione possono iscriversi al fondo negoziale di previdenza complementare. Una nuova opportunità  sul fronte pensionistico che va ad estendere una serie di diritti molto importanti e già  riconosciuti ad altre categorie di lavoratori. 

La previdenza complementare di natura contrattuale èstata estesa ad una platea pi๠ampia di lavoratori, o meglio a coloro che non hanno una carriera lavorativa continuativa. Questa estensione èil frutto dell’accordo tra agenzie per il lavoro e le organizzazioni sindacali del settore, nello specifico: NIdiL CGIL, FeLSA CISL, UILTem.p UIL. L’intesa èin vigore dal primo luglio e si èresa necessario in seguito alla decisione della Covip di sciogliere Fontemp che èun fondo per i lavoratori in somministrazione che operava dal 2011 ma non aveva raggiunto il numero minimo di adesioni. 

La nuova opportunità  si chiama Fon.te ed èun Fondo pensione negoziale, un’associazione senza fini di lucro il cui unico scopo èquello di fare in modo che gli iscritti maturino un trattamento previdenziale integrativo a quello fornito dal sistema pensionistico di base a carattere obbligatorio.

Da ora al Fondo negoziale di previdenza complementare per il settore terziario, il commercio, il turismo e i servizi possono aderire anche i lavoratori assunti con contratto di somministrazione. L’adesione al fondo èlibera e volontaria e avviene con il versamento del primo trattamento di fine rapporto. Possono aderire a Fon.Te tutti i lavoratori in somministrazione con contratto a tempo determinato e indeterminato, ai quali la bilateralità  del settore della somministrazione garantirà  per tutta la vigenza del CCNL della somministrazione il finanziamento delle posizioni individuali secondo quando previsto dall’accordo sottoscritto da NIdiL, FeLSA, UILTem.p e Assolavoro.