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Trasporti, multate le aziende con autobus in ritardo

Il mondo del trasporto pubblico sta tremando perchè adesso sarà  possibile fare reclami anche se èl’autobus ad essere in ritardo. Uno strumento nelle mani dei cittadini che finora hanno soltanto subito i disservizi, uno strumento che richiede dei forti riassetti alle aziende. Pensate che ci saranno anche nuove assunzioni?A parlare èil decreto legislativo numero 169 che rende effettive delle norme che sono rimaste sulla carta per due anni e che adeguano il trasporto su gomma, per essere concreti gli autobus, alle norme che valgono già  per il trasporto aereo, marittimo e ferroviario. I cittadini potranno reclamare nel momento in cui subiranno un ritardo degli autobus, oppure dovranno far fronte alla soppressione delle corse. Per ogni tipo di disservizio ci sarà  una sanzione.

Le multe per le aziende che si occupano di trasporti e hanno un parco autobus a loro disposizione, saranno per queste infrazioni:

  • discriminazione nei confronti delle persone disabili, straniere o con ridotta capacità  motoria,
  • mancanza di informazioni complete prima, durante e dopo il viaggio,
  • mancato rimborso per le prenotazioni in esubero in caso di cancellazioni e ritardi, a patto che si superino le due ore (forse questo  lasso di tempo poteva essere accorciato per accogliere le proteste dei pendolari che hanno delle difficoltà  grandi anche in caso di piccoli ritardi di 30 minuti.

Tutte queste sanzioni potranno avere un importo variabile tra 500 e 40.000 euro, non  poco. Entriamo nei dettagli delle sanzioni:

  • tra 500 e 5.000 euro per corse cancellate e per mancata informazione del cittadino in un massimo di 30 minuti
  • tra 2.000 e 4.000 euro per incidenti se non c’èassistenza in proporzione alle condizioni reali dei passeggeri
  • tra 500 e 5.000 euro per rifiuto di accettare una prenotazione, o di far salire un disabile
  • tra 150 e 1.500 euro per vendita di biglietti a costo maggiorato
  • tra 150 e 15.000 euro se non sono stabilite le condizioni di accesso non discriminatorio.

Le aziende adesso dovranno dotarsi di un ufficio reclami, èqui che si pensa a nuove possibilità  lavorative. Si aspettano le novità .