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L’indice PMI della manifattura italiana torna ai livelli minimi

L’Italia e il suo settore manifatturiero sembra essere precipitato in un ingorgo. Dopo il mese di aprile 2014, infatti, in cui il livello dell’indice PMI era salito sopra la soglia dell’espansione e faceva ben sperare in una ripresa, ora, l’indice elaborato dall’istituto Markit Economics torna ai livelli minimi e anticipa un periodo di recessione. Il dato negativo dell’indice, perà², non coinvolge solo l’Italia ma anche altre nazioni europee, tra cui la Francia e pi๠lievemente la Germania. 

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Il valore dell’indice PMI in questi mesi èdunque scivolato per l’Italia sotto la soglia di 50 punti, arrivando al valore di 49,8 punti. Si tratta quindi della soglia neutra che separa il periodo di espansione da quello di recessione. L’indice Markit viene elaborato sulla base dei questionari inviati ai responsabili degli acquisti di oltre 400 aziende manifatturiere ed èquindi molto affidabile per prevedere in anticipo le tendenze dell’economia.

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Il nostro paese dal punto di vista del settore manifatturiero e delle piccole e medie imprese si rivela quindi in frenata, con una crescita debolissima sulla quale pesano le incertezze politiche e geopolitiche. Nello stesso periodo, del resto, èvenuta a calare anche la domanda, sia in Italia che in Europa, con un rallentamento ad agosto del volume sia dei nuovi ordini che delle commesse per l’estero.

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Per l’Italia i valori del  mese di agosto 2014, i valori della produzione, sono stati i livelli minimi dal mese di giugno 2013, cioèi pi๠bassi in 14 mesi.