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Buoni pasto, le sorprese di settembre

Se non siete abituati a fare la spesa giorno per giorno ma ricevete dalla vostra azienda i buoni pasto elettronici, sappiate che dovete prendere l’abitudine di comprare il necessario, anche se non fosse per la pausa pranzo, soltanto nei giorni lavorativi e usando un buono alla volta. I buoni pasto non sono pi๠quelli di una volta. 

La legge di Stabilità  ha cambiato le regole dei buoni pasto elettronici il cui valore èstato portato da 5,96 € a 7 € ma sono state introdotte anche delle limitazioni nell’uso di quella che sembrava un’agevolazione:

  • non si potranno pi๠cumulare per fare la spesa
  • dovranno essere spesi uno per volta
  • si potranno spendere soltanto nei giorni lavorativi.

I lavoratori non sono contenti di questa soluzione visto che settimanalmente si potrebbe avere anche la necessità  di comprare ingredienti utili alla preparazione dei pranzi da portare in ufficio. Cosଠa trarne vantaggio saranno soltanto ristoratori e altri esercizi commerciali in grado di fornire soluzioni mangerecce al prezzo del buono pasto. Un prezzo tra l’altro pi๠elevato.

La sorpresa èpronta per il rientro a lavoro. Un rientro un po’ traumatico. Critiche anche le associazioni. Scrive Repubblica:

Ancora l’Anseb stima che oltre il 40% dei lavoratori che pranzano fuori casa usufruiscono del buono pasto per pagare: le statistiche parlano di 2,5 milioni di lavoratori circa, suddivisi tra settore privato (1,6 milioni) e pubblico (900.000). Gli esercizi che li accettano sono circa 120mila e non hanno mancato di sottolineare recentemente i costi “insostenibili” dei ticket, sebbene la loro versione elettronica permetta di ridurre (da 120 a 40) i giorni necessari all’incasso.