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Tiene l’export nei settori di MPI

Confartigianato riporta i dati sulle esportazioni italiane nei settori di MPI dimostrando che sono in crescita dello 0,3% rispetto al primo trimestre 2015 anche se in generale, il settore manifatturiero fa registrare un trend negativo. La frenata dell’export appare molto significativa. Ecco i dati territoriali. 

Quando si parla di export bisogna parlare di territori, quelli da cui arrivano i prodotti e quelli da cui questi prodotti partono. Confartigianato sintetizza come segue i dati a disposizione delle industrie.

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Nei primi venti mercati, che assorbono il 78,1% del totale dell’export di MPI, le vendite crescono dell’1,3%. Nel dettaglio si osserva una crescita superiore ai tre punti percentuali in Polonia (+8,6%), Repubblica ceca (+8,1%),Spagna (+6,3%), Stati Uniti (+5,0%) e Romania (+3,2%). Le dinamiche negative pi๠intense si osservano in Turchia(-2,7%), Hong Kong (-2,9%), Emirati Arabi Uniti (-5,7%), Corea del Sud (-7,4%) e Russia (-11,0%).

Tra le cinque principali regioni esportatrici, dinamica superiore rispetto alla media del +0,3% in Lombardia con il +1,5%, Emilia-Romagna con il +1,3%, Piemonte con il +0,7%, Veneto con il +0,6%, mentre si registra una variazione negativa in Toscana con il -1,5%.

Tra le province con una quota superiore all’1% dell’export nazionale di MPI i maggiori tassi di crescita si registrano aRoma (+39,5%), Piacenza (+12,9%), Bolzano (+11,1%), Venezia (+9,4%), Parma (+6,5%), Firenze (+6,3%), Torino(+6,1%), Prato (+5,6%), Bologna (+5,4%), Bergamo (+5,3%), Padova (+4,9%), Belluno (+4,7%), Varese (+3,2%), Reggio Emilia (+3,0%), Como (+2,9%), Treviso (+2,8%), Milano (+1,9%), Modena (+1,6%), Cuneo (+1,6%), Novara (+1,0%),Brescia (+0,5%).

Nonostante la frenata del made in Italy nel I trimestre 2016, in 40 province – che concentrano oltre un terzo (35,6%) dell’export nei settori di MPI – si osserva una dinamica positiva e in miglioramento rispetto alla variazione riferita a tutto il 2015; altre 5 province, pur avendo una dinamica negativa, presentano un miglioramento rispetto al 2015 (in tali province si concentra il 3,9% delle esportazioni di MPI); complessivamente il 39,5% dell’export di MPI si concentra in territori con un miglioramento della dinamica rispetto al 2015.