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Indicatori del mercato del lavoro, i dati del 2015

I dati sono sempre riferiti all’anno passato per dovere statistico. In una nota flash pubblicata dal ministero del Lavoro si prende nota del cambiamento della nostra società .

Inizia cosଠil comunicato del Ministero del Lavoro:

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali pubblica la Nota Flash, relativa ai principali indicatori congiunturali sul mercato del lavoro ed economici nazionali ed internazionali. In particolare viene analizzata l’evoluzione dell’occupazione, della disoccupazione e dell’offerta di lavoro relativa al quarto trimestre 2015, cosଠcome risulta dalla Rilevazione continua sulle forze di lavoro, realizzata dall’ISTAT; per lo stesso periodo sono stati pubblicati, inoltre, i dati relativi ad altri importanti indicatori del mercato del lavoro: ore lavorate, ore di Cig, incidenza straordinario, retribuzioni contrattuali e effettive, costo del lavoro, clima di fiducia delle imprese manifatturiere e delle famiglie.

lavoro

Nella Nota èpure illustrata la dinamica dell’economia mondiale, dei principali paesi e aree tramite il confronto dei principali indicatori macroeconomici quali il PIL, la produzione industriale, i prezzi, ed elaborati confronti internazionali sull’andamento del mercato del lavoro e sulle principali tendenze occupazionali.

Poi nella nota flash si entra nel vivo dell’argomento. Vi proponiamo un estratto dell’inizio della trattazione:

Nell’ultimo trimestre del 2015 l’andamento dell’attività  economica si èrivelato pi๠debole delle attese, sia nelle economie avanzate che in quelle emergenti Mentre le prospettive di crescita delle economie avanzate sono sostenute dai bassi tassi di interesse, dai miglioramenti dei mercati del lavoro e del clima di fiducia dei consumatori e delle imprese, nelle economie emergenti sono pi๠incerte. L’OCSE, il FMI e la Commissione europea concordano nel considerare l’evoluzione delle economie emergenti come uno dei principali fattori di rischio per la crescita e la stabilità  finanziaria mondiale. Di fatto, il positivo divario di crescita rispetto ai paesi avanzati, che nel 2009 ha raggiunto il suo massimo, si èandato sempre pi๠assottigliando. Le conseguenze del calo prolungato dei prezzi delle materie prime sono state considerevoli per i paesi esportatori e il rallentamento della Cina, nel 2015 cresciuta al ritmo pi๠basso dal 1990 (+6,8%), ha comportato ripercussioni negative anche nelle altre economie asiatiche.