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Immigrati tra forza lavoro, crisi economica e retribuzioni

Gli stranieri che posto occupano nel nostro Paese? Sono davvero una risorsa? Qual èil loro peso rispetto alla forza lavoro tricolore? Come hanno reagito alla crisi economica e qual èla loro retribuzione? Tutte le risposte a queste domande squisitamente economiche in un mini dossier di Open Polis e ActionAid. 

Forza lavoro. In Italia il 10,82% dei lavoratori regolari èstraniero , una percentuale superiore alla media europea che èdel 7%. In dieci anni l’aumento registrato èstato del 146%, nel 2004 la forza lavoro straniera era al 4,4%. La distribuzione varia nelle diverse regioni italiane, il picco ènel Centro (13,67%) mentre i valori pi๠bassi sono al sud (5,26%).

Crisi economica. Gli effetti della crisi sono stati ancora pi๠duri per gli stranieri residenti in Italia. Se per gli italiani l’occupazione èscesa di 2,6 punti percentuali, la diminuzione per i lavoratori extra UE èstata pi๠forte (8,3%). Allo stesso tempo in Italia, il rischio di povertà  ed esclusione locale èdel 26,5% per i locali e del 43,6% per gli stranieri.

Divario retributivo.  L’80% dei dirigenti italiani guadagna pi๠di 2.000 euro al mese contro il 58% dei pari livello di origine extra europea. A parità  di lavoro non c’ quindi parità Â di compenso . E ancora, se l’8,3% degli italiani guadagna pi๠di 2.000 euro al mese, la percentuale scende ad appena lo 0,6% per i lavoratori extra-Ue.

In questi paragrafi ci sono le risposte alle domande essenziali legati al rapporto tra stranieri ed economia italiana ma il dossier fa ben capire che gli immigrati sono numerosi e di 190 nazionalità . In pi๠ci sono i figli degli stranieri di prima generazione che vanno a scuola e poi affrontano come molti ragazzi italiani, l’inserimento nel mondo del lavoro:

Inserimento lavorativo.  Il passaggio dal mondo scolastico a quello lavorativo èun momento fondamentale per l’integrazione dei giovani figli di immigrati. Tante le difficoltà . La percentuale di Neet (giovani che non lavorano e non studiano) èaltissima, 31,3%. Mentre la durata media del primo lavoro per i figli di immigrati èdi 11 mesi, il dato pi๠basso fra i paesi Ocse.