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Obbligo POS anche per i micropagamenti, l’OK definitivo

I micropagamenti, vuol dire anche quelli legati all’acquisto di un caffè o del giornale, dovranno essere possibili tramite il POS. Un  obbligo che introduce una novità  in tutti gli esercizi commerciali ma d’altronde alla Legge di Stabilità  2016 non si sfugge. 

Entro febbraio arriverà  il decreto applicativo che nel dettaglio impone a tutti coloro che offrono servizi e prodotti di ogni genere, di accettare pagamenti con il POS, quindi con carta di credito e bancomat, quando il conto èsuperiore ai 5 euro.

La moneta digitale dovrà  essere allora sfruttata maggiormente anche per pagamenti inferiori ai 30 euro. Un limite al quale professionisti e commercianti avevano legato precedentemente la loro attività . C’èsoltanto una deroga all’uso del bancomat e della carta di credito: l’obbligo non si applica nei casi di impossibilità  tecnica. E sarà  certamente questo spazio di eccezioni a raccogliere tutti i “dissidenti”.

Ad ogni modo per comprendere alla perfezione i paletti che ogni commerciante dovrà  rispettare, sarà  il caso di attendere il decreto attuativo del Ministero dell’Economia. Il documento èatteso entro febbraio 2016 e dovrà  effettuare un tentativo di armonizzazione della normativa italiana con quella contenuta nella direttiva europea espressa dal Regolamento UE 751/2015 in vigore in Italia dal 9 dicembre. Questa normativa, nel dettaglio, stabilisce un tetto massimo alle commissioni pari allo 0,3% del valore dell’operazione per le carte di credito e allo 0,2% per i pagamenti via bancomat.

Confesercenti sottolinea che, anche con il taglio delle commissioni previsto dalla direttiva europea, restano eccessive le spese per l’installazione del POS, con un aggravio intorno ai 1.700 euro l’anno.