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Scontrini e fatture digitali, come cambia la vita delle Partite IVA

All’esame del Consiglio dei Ministri c’èil decreto attuativo della delega fiscale che discuterà  proprio del mondo delle partite IVA che dovranno virare verso gli scontrini digitali e le fatture elettroniche e precompilate. Ecco cosa c’èda tenere a mente. 

All’esame del Consiglio dei Ministri c’èun decreto attuativo della delega fiscale che illustra tutti i dettagli del passaggio dallo scontrino cartaceo a quello digitale, dalla fattura cartacea a quella elettronica o precompilata.

Gli scontrini elettronici

Il passaggio dagli scontrini cartacei a quelli digitali non èimmediato ma la nuova scadenza ènel 2017. In quell’anno èpossibile che ci sia una svolta epocale che consenta a chi possiede una partita IVA, commerciante o artigiano, di scegliere se inviare in via telematica al Fisco gli incassi giornalieri. In questo modo si eviterebbero gli scontrini al cliente che comunque potrà  sempre chiedere la fattura cartacea.

I vantaggi della fattura elettronica

Ci saranno degli incentivi per gli autonomi o meglio per le partite IVA, artigiani, commercianti e professionisti che possono optare per la trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate di tutte le fatture emesse e ricevute usando la piattaforma elettronica che ègià  in uso tra i fornitori e le pubbliche amministrazioni. Al giorno d’oggi infatti la fattura elettronica èobbligatoria soltanto per le operazioni con le pubbliche amministrazioni.

Per incentivare il passaggio alla fattura elettronica, sono previsti dei vantaggi come l’esonero dallo spesometro, cioèla comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini IVA superiori a 3600 euro e dalla comunicazione black list. Agli incentivi si aggiungono i rimborsi IVA pagati entro 3 mesi dalla presentazione della dichiarazione annuale in materia di IVA.