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Recensore, blogger, copywriter: scrivere per il web come professione

La scrittura professionale online può diventare un’opportunità di lavoro per coloro che amano scrivere, ma anche per chi ha competenze specifiche in alcuni settori, così come per i più esperti in comunicazione e social media.

Le figure richieste dalle aziende ma anche le possibilità di intraprendere carriere da freelance, autonomamente, sono numerose e, tra queste, spiccano quella di copywriter e di recensore, ma anche quella del blogger e dell’esperto di scrittura per i social.

scrittura

Professione copywriter

Molte volte le mansioni richieste dalla Rete che hanno a che fare a vario titolo con la scrittura hanno nomi in inglese, e difficile è una traduzione corretta ed esaustiva in italiano. Uno di questi è il “copywriter” che proviamo a spiegare così: il copywriter, spesso abbreviato in “copy” è un professionista della scrittura per il web, anche ottimizzata perché i testi, attraverso la SEO – la search engine optimization – siano facilmente indicizzati dai principali motori di ricerca.

Le competenze che si richiedono a un copywriter sono più che altro legate alla conoscenza della lingua italiana – o della lingua nella quale si scrive – ma è necessario anche saper sintetizzare i concetti principali da esporre, rendendoli affini a quello delle altre pagine web nei quali sarà pubblicato l’articolo o il testo. In questo caso subentrano le skills dello stile e della creatività, un requisito piuttosto importante se il copywriter lavora in un team aziendale, con obiettivi specifici.

Quando anche il copy scelga di lavorare in autonomia, ovvero con partita IVA, per più committenti, si richiede invece una certa versatilità, sempre partendo dalla base, ovvero la conoscenza di grammatica, ortografia, sintassi.

Un copywriter può scrivere articoli generici come contenuti per pagine web, ma talvolta si richiede un linguaggio accattivante e pubblicitario, ad esempio nella stesura di claim, annunci, e di tutto ciò che è connesso alla cosiddetta “call to action”. Come scrive la copywriter Hilary Renga su Glacom, si può fare carriera come copy in agenzia ma anche da liberi professionisti, e il consiglio per chi vuole intraprendere questa attività è quello di contattare le aziende e proporsi, facendo molta attenzione all’invio di una presentazione originale e completa. Molte aziende, infatti, scartano alcune candidature per copywriter proprio perché manca un modo di presentarsi convincente: spesso, dunque, si gioca tutto nelle prime battute, specialmente in questo particolare ambito.

Quanto ai guadagni, questi possono variare: nelle aziende molto dipende dall’esperienza, e possono essere previsti compensi più alti con l’acquisizione di una professionalità consolidata nel tempo, mentre, nel caso dei liberi professionisti, molto dipende anche dal regime fiscale adottato, per cui è sempre bene informarsi sui compensi medi e sulle eventuali trattenute.

Lavorare come recensore

La grande diffusione e utilità delle recensioni online, ha fatto sì che questa mansione connessa all’attività di scrittura sia divenuta sempre più popolare e ambita.

Esistono vari tipi di recensioni sul web, non tutte qualificabili come un lavoro: ad esempio, chi lascia commenti sui marketplace in relazione a proprie esperienze d’acquisto, oppure su un alloggio o ristorante all’interno delle piattaforme specializzate, è un semplice “contributor”, non retribuito.

In una posizione intermedia c’è la possibilità, ad esempio, di diventare recensori su Amazon Vine: in questo caso, dietro invito, gli utenti accedono a un programma che consente di ricevere a casa prodotti al fine di lasciare una recensione, purché sia veritiera ed equa, altrimenti si configurerebbe come una sorta di pubblicità.

Il vero e proprio lavoro di recensore online riguarda però settori che richiedono capacità specifiche, ovvero tecniche, dall’hi-tech alla telefonia, dal trading al gioco a distanza, solo per citare alcuni ambiti.

Un bravo recensore di smartphone o smartwatch, ad esempio, deve saper confrontare i modelli sul mercato, essere aggiornato sulle news e sui prezzi, ma anche sapere tutto sulla componentistica, sui materiali, sul funzionamento, sulla garanzia. Chi invece, come Andrea Stefanetti di Affidabile, recensisce piattaforme di gioco a distanza, come ad esempio i siti di slot online, non può non essere aggiornato sui palinsesti, sulle offerte, sulle condizioni d’uso dei servizi, ma anche sulla normativa di settore, sui metodi di pagamento e prelievo accettati e così via. Per andare avanti con gli esempi c’è anche chi, come Marco Togni, si specializza sui viaggi in Giappone e deve sapere tutto, ma proprio tutto, sulle città, sui luoghi da visitare, sui trasporti, sul cibo, sull’assicurazione, e così via. In questo caso le recensioni sono indirette, e riguardano le esperienze fatte nei vari luoghi, da riportare ai membri del sito web e/o della community.

Tuttavia, grazie anche al canale YouTube e ai libri pubblicati, anche il lavoro di blogger/recensore può essere monetizzato. I guadagni, anche in questo caso, dipendono dal fatto di essere freelance o dipendenti di un’azienda/piattaforma, ma anche dall’esperienza maturata nel tempo. Proprio come per ogni altro lavoro che richiede, comunque, una certa intraprendenza di base.

Scrivere per i social

Non poteva mancare anche una specializzazione particolare inerente ai lavori di scrittura per il web: quello degli esperti in comunicazione social, visto che esistono anche corsi di laurea e master incentrati su questa competenza/professionalità.

Un copy “social” deve saper mixare ad arte quantità e qualità delle parole, proprio perché i testi devono essere brevi, diretti, ma completi, e rivolti ogni volta a target particolari, a seconda del posizionamento dell’azienda. Un conto è rivolgersi a un millennial, un conto a un utente della generazione Z: cambiano i gusti, il modo di parlare, lo slang, ma anche la sensibilità a certe informazioni piuttosto che ad altre. Il linguaggio di un copy per i social, inoltre, deve saper interagire con le altre parti di un post, ovvero le immagini e i link, in modo che l’annuncio sia completo ma anche attrattivo.

Non cambia molto, insomma, dal tradizionale lavoro di copy storici come Emanuele Pirella, ma bisogna avere qualche accortezza in più: ad esempio saper posizionare un hashtag, o taggare la persona giusta.