Istruzioni per il versamento della prima rata dei contributi 2012

Istruzioni per il versamento della prima rata dei contributi 2012

Entro e non oltre mercoledଠ16 maggio 2012, come chiaramente specificato nel nostro approfonditissimo articolo intitolato “Appuntamenti fiscali maggio 2012“, tutti i liberi professionisti nonchè, naturalmente, commercianti ed artigiani del Bel Paese, dovranno procedere al pagamento, nel caso in cui abbiano optato, entro e non oltre sabato 31 marzo 2012, per la formula rateale, della prima rata dei propri ed altrui contributi relativi al 2012.

Leggi il resto

Il problema della ricongiunzione dei contributi

Il problema della ricongiunzione dei contributi

L’allora ministro dell’Economia e delle Finanze Giulio Tremonti, come forse ricorderete, introdusse nell’estate del 201o, ed in particolare nell’ambito dei lavori per l’approvazione dell’allora legge di stabilità , o manovra finanziaria, la possibilità , subito divenuta quanto mai concreta, che la ricongiunzione dei contributi, operazione finanziaria essenzialmente consistente nell’unificazione dei contributi versati presso pi๠di un istituto previdenziale a favore dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, sino ad allora gratuita, potesse divenire onerosa.

Leggi il resto

Lavoratori precoci ed esodati riforma delle pensioni

La riforma del sistema previdenziale del Governo Monti, cosଠcome elaborata ed approvata nell’ambito dei lavori sulla manovra salva-Italia nonchè sul pacchetto cresci-Italia, due tra i pi๠importanti piani d’azione dell’attuale esecutivo tecnico, avrebbe causato non poche perplessità  nell’opinione pubblica tutta e, in particolare, in quella parte della popolazione, ormai prossima al pensionamento, preoccupata che le nuove normative la costringono a scegliere tra due possibilità  altrettanto inquietanti: continuare a lavorare sino al raggiungimento dei nuovi requisiti oppure andare in prepensionamento con il rischio di subire pesanti penalizzazioni economiche.

Leggi il resto

Riforma previdenziale per gli avvocati

riforma avvocati

Dopo i consulenti del lavoro, anche gli avvocati vanno incontro ad una profonda riforma del proprio sistema previdenziale.

La legge stabilisce che tutte le casse previdenziali professionali le quali, allo stato attuale, non garantiscono la copertura delle uscite per almeno trent’anni, devono essere riformate nella direzione della sostenibilità .

àˆ il caso della Cassa forense, per le quali gli analisti prevedevano il crack entro il 2031.

Leggi il resto

Cambio regole previdenziali per consulenti del lavoro

consulente del lavoro

Le decine di migliaia di iscritti all’ordine dei consulenti del lavoro possono contare, come altri professionisti, su una propria cassa previdenziale, denominata ENPACL e caratterizzate da autonome regole.

Tali regole, perà², sono destinate a notevoli cambiamenti a partire dal 2010. Tutti gli enti previdenziali, infatti, sono obbligati per legge a dotarsi di norme di funzionamento in grado di garantire la sostenibilità  del sistema per almeno trent’anni, e l’ENPACL aveva in tal senso bisogno di una rivisitazione.

Leggi il resto

In Italia troppe tasse sul lavoro

deducibilità  spese di rappresentanza

Non ècerto un argomento nuovo, ma si torna a riparlare del grosso impatto che ritenute fiscali e previdenziali presentano sulla busta-paga dei lavoratori dipendenti italiani.

L’occasione èofferta dai nuovi dati rilevati dall’istituto comunitario ufficiale di statistica, l’Eurostat, con riferimento all’anno 2007.

Leggi il resto

Contributi alle casse previdenziali, quale trattamento fiscale?

inps

Si tratta di un vecchio tema ben noto agli esperti tributari e che tuttavia ancora oggi non ha trovato una soluzione accettata univocamente.

I professionisti iscritti ad un albo solitamente (anche se non in tutti i casi) sono obbligatoriamente iscritti anche ad una cassa previdenziale specifica per l’ordine considerato: Inarcassa per gli ingegneri, Enpam per i medici e cosଠvia. Ogni anno devono versare i contributi a queste casse, calcolati in generale sul reddito professionale conseguito e/o sul fatturato.

Leggi il resto

Bonus co.co.pro.

La legge di conversione del decreto anticrisi (la n. 2/2009) ha previsto l’introduzione, come una tantum, di un bonus a favore di quei collaboratori a progetto che nel triennio 2009-2001 vedranno scadere il loro contratto lavorativo senza poter contare su un rinnovo.
Il bonus èpari al 10% del reddito conseguito l’anno precedente, ed èaccreditato al lavoratore (a carico del bilancio dello Stato) purchè siano rispettati numerosi requisiti.

Infatti, èrichiesto innanzitutto che l’attività  sia stata svolta a favore di un unico committente: si ipotizza, infatti, che chi puಠcontare su pi๠committenti sia meno bisognoso di tutela.
àˆ inoltre necessario che nell’anno precedente siano stati versati almeno tre mesi di contributi, e si sia avuto un periodo di inattività  pari ad almeno due mesi.

Leggi il resto

Le fragilità  della Gestione Separata

lavoro subordinato

Sono diversi i punti deboli che rendono la posizione di chi èiscritto presso la Gestione Separata certamente pi๠fragile rispetto ai lavoratori subordinati, agli imprenditori e ai professionisti iscritti ad una cassa ordinistica.
Innanzitutto, come accennato, le aliquote inferiori comportano contributi pi๠ridotti e dunque una pensione minore. Ma, oltre questo, si registrano altre deficienze di una certa importanza.

Assume rilievo, per esempio, la mancanza di un minimale su cui calcolare i contributi da versare: mentre per i dipendenti o gli imprenditori, ad esempio, i contributi sono analogamente calcolati sul reddito ma una quota minima dev’essere versata in tutti i casi, per gli iscritti alla Gestione Separata questo fenomeno non si presenta: perciಠcolui che, poniamo, avesse un reddito di mille euro verserà  direttamente o tramite sostituto d’imposta contributi per soli 257,00 euro (se non èiscritto ad altra forma pensionistica).

Leggi il resto

Contributi pi๠elevati nella Gestione Separata

Gli iscritti presso la Gestione Separata dell’INPS sono quei lavoratori che in generale hanno minori tutele dal punto di vista previdenziale, in quanto non hanno i requisiti per poter accedere alle ben pi๠solide gestioni ordinarie previste per i dipendenti o gli imprenditori.

Si tratta di un eterogeneo calderone di soggetti in cui rientrano i collaboratori a progetto, i lavoratori autonomi che non hanno diritto di accedere ad una cassa gestita da un ordine professionale, gli associati in partecipazione, i venditori porta a porta e i collaboratori occasionali se superano la soglia di compensi annui di cinquemila euro.

Leggi il resto