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Chi puಠaccedere alla pensione di vecchiaia con 15 anni di contributi

La riforma delle pensioni targata Fornero ha innalzato a 20 anni di contributi il requisito per ottenere la pensione di vecchiaia.

Esistono perಠdelle particolari categorie di lavoratori, puntualmente indicate dalla circolare Inps n. 16 del 1° febbraio 2013, che maturano il diritto alla pensione di vecchiaia sulla base dei requisiti contributivi previsti precedentemente all’entrata in vigore della suddetta riforma, ovvero con 15 anni di anzianità  contributiva.


In particolare, la deroga riguarda:
– i lavoratori che al 31 dicembre 1992 hanno maturato i requisiti di assicurazione e di contribuzione previsti dalla normativa previgente;
– i lavoratori ammessi alla prosecuzione volontaria in data anteriore al 31 dicembre 1992;
– i lavoratori dipendenti che possono far valere un’anzianità  assicurativa di almeno 25 anni e risultano occupati per almeno 10 anni per periodi di durata inferiore a 52 settimane nell’anno solare;
– i lavoratori dipendenti che possono far valere al 31 dicembre 1992 un periodo di assicurazione e di contribuzione inferiore ai 15 anni previsti dalla previgente normativa;
– i lavoratori iscritti al fondo di quiescenza poste che maturano i requisiti anagrafici previsti per la pensione di vecchiaia a decorrere dal 1 gennaio 2012, in modo tale da far si che l’anzianità  contributiva maturata entro il 31 dicembre 1992 sommata a quella successiva a tale data fino al compimento dell’età  pensionabile consenta l’accesso al trattamento pensionistico di vecchiaia;
– i lavoratori iscritti alla gestione ex Inpdap in virt๠di quanto previsto dall’art. 6, comma 1, del D.lgs. 503/92;
– i lavoratori iscritti alla gestione ex enpals in virt๠di quanto previsto dall’art. 2, comma 3, del D.lgs. 503/92.

Le stime indicano che grazie a tali deroghe potranno accedere alla pensione di vecchiaia con i vecchi requisiti circa 65.000 persone.