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Assunta al nono mese di gravidanza, gli ex dipendenti contro l’azienda: operazione di marketing

Al nono mese di gravidanza e assunta a tempo indeterminato, purchè dopo la maternità  torni a lavorare dopo cinque mesi.

gravidanza, martina camuffo

La storia di Martina Camuffo, 36 anni, assunta alla fine della gravidanza dall’azienda The Creative Way nel nordest italiano, a Mestre, ha suscitato un certo clamore considerando quanto sia difficile per le donne conciliare maternità  e lavoro nel mercato di oggi.

E se Samuele Schiavon, titolare della ditta aveva detto chiaramente di non rinunciare alla professionalità  della donna e di voler “aspettare” per affidare a Martina la parte commerciale, la notizia adesso potrebbe rivelarsi un boomerang per l’azienda che si occupa della realizzazione di siti ed esperienze digitali in una forma creativa mista tra web design e web development. Se tutti si sono schierata a gran voce in favore dell’agenzia e del suo titolare e del suo atto nei confronti della Camuffo, gli ex dipendenti invece accusano che il gesto di Schiavon sia stato semplicemente una trovata di marketing.

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Martina Cognolato, ex dipendente che lavora nel settore della grafica e della comunicazione, ha cercato di chiarire la situazione dal suo punto di vista con un lungo sfogo sul suo profilo personale su Facebook. Ha parlato del passato dell’azienda e dell’ambiente lavorativo non esattamente roseo, fra mancati pagamenti, ritardi, irregolarità  contrattuali mentre il titolare stesso ostentava un lussuoso stile di vita sui social.

E se alle lamentela della Cognolato si sono aggiunte le voci di altri ex dipendenti che parlano di cause in corso con l’azienda, di mancati mancati pagamenti e di TFR che l’azienda dovrebbe ancora pagare agli ex dipendenti, Schiavon, ha controreplicato e si èdifeso smentendo tutto e confermando di aver assunto Martina Camuffo per le sue qualità  professionali e non certo per un ritorno di immagine.

 

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