Mobbing concausa di suicidio, lo sapevate?

Anche se il mobbing èsoltanto un nome per indicare le prevaricazioni sul posto di lavoro, da quando èstato inserito nel vocabolario professionale esistono anche una serie di ricorsi per questo motivo. Non tutti perಠsanno che il mobbing puಠanche essere considerato concausa di un suicidio. Come la mettiamo con i prepotenti?

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Foto | Giorgio Cosulich/Getty Images News/Getty Images

Licenziamento lavoratore che registra i colleghi

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Nuova sentenza della Corte di Cassazione in tema di lavoro. I togati della sezione lavoro si sono espressi per mezzo della sentenza n. 26143 lo scorso 21 novembre 2013 e hanno dichiarato legittimo il provvedimento di licenziamento di un lavoratore che ha registrato le conversazioni dei colleghi a loro insaputa. Nulla vale il fatto che tali registrazioni fossero state effettuate per provare una situazione di mobbing all’interno della stessa azienda.

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Foto | Johannes Eisele/AFP/Getty Images

Fac-simile denuncia di mobbing

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Proprio nei luoghi di lavoro possono avvenire episodi di mobbing, ossia una serie di comportamenti violenti che vengono perpetrati da un gruppo di persone nei confronti di una persona in particolare, che viene presa di mira con una serie di angherie, vessazioni, umiliazioni e che se condotti dall’alto possono portare nelle aziende e nelle imprese anche al demansionamento. Tutto ciಠèstato codificato come reato da parte del nostro ordinamento giuridico e il modello sottostante rappresenta il fax-simile di una denuncia per mobbing.

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Revoca delle funzioni non configura caso di mobbing

La revoca delle funzioni nei confronti di un lavoratore dipendente non configura necessariamente un caso di mobbing, essendo necessario a tal fine che il lavoratore riesca a provare che tale revoca sia finalizzata alla sua emarginazione.

A stabilirlo èstata la Corte di Cassazione con la sentenza n. 7985 del 2 aprile 2013, con la quale èstato rigettato il ricorso presentato da un dipendente comunale e con il quale veniva chiesta la declaratoria dell’illegittimità  della revoca dall’incarico di responsabile di sezione, con conseguente reintegrazione nel posto precedentemente occupato e condanna della controparte al pagamento di una somma di denaro a titolo di risarcimento danni.

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Risarcimento danni per mobbing da parte dei colleghi

Qualora un lavoratore dipendente sia vittima di mobbing da parte dei colleghi e l’azienda, pur essendone a conoscenza, non agisca per porvi rimedio, il lavoratore ha diritto ad essere risarcito dal suo datore di lavoro.

A stabilirlo èstata la Corte di Cassazione con la sentenza 1471/2013, con la quale un’azienda veneta èstata condannata al risarcimento del danno biologioco nei confronti di un suo dipendente, che tra le altre cose era anche stato demansionato, vittima di mobbing consistente in dileggio e altre vessazioni da parte di altri suoi colleghi dipendenti delle stessa azienda.

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Risarcimento del danno anche in assenza di mobbing

La Corte di Cassazione, consapevole della difficoltà  di riuscire a dimostrare episodi di mobbing, con la sentenza n. 18927 ha spianato la strada per ottenere un risarcimento a tutti quei lavoratori che subiscono vessazioni o discriminazioni sul luogo di lavoro, anche se manca la prova che si sia trattato di mobbing.

Secondo la Suprema Corte, infatti, perchè a favore del dipendente che ha subito episodi mortificanti venga riconosciuto il diritto ad ottenere un risarcimento èsufficiente la presenza di una serie di azioni che, se esaminate singolarmente, appaiono idonee a minare quell’integrità  psico-fisica che il datore di lavoro ha l’obbligo di tutelare in base a quanto stabilito sia dalla legge che dalla Costituzione.

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Come reagire (legalmente) al mobbing

Come reagire (legalmente) al mobbing

Il mobbing, purtroppo sempre pi๠soventemente diffuso nonchè radicato nei pi๠differenti ambienti lavorativi italiani, starebbe ad indicare, come certamente moltissimi di voi sicuramente sapranno, una serie di atteggiamenti e di comportamenti sociali violenti il cui unico scopo, nella definizione che lo stesso Konrad Lorenz ne avrebbe dato negli anni 60 del ‘900, sarebbe quello di isolare, e dunque allontanare definitivamente, il soggetto ritenuto pi๠debole o pi๠inutile dal gruppo sociale di riferimento.

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Definizione di stress lavoro-correlato

Dal prossimo agosto tutti i datori di lavoro italiani si troveranno a fare le necessarie valutazioni per ottemperare all’obbligo di studiare lo stress lavoro-correlato dei propri dipendenti e le relative cause e soluzioni.

Ma cos’, in definitiva, lo “stress lavoro-correlato”? La legge non lo definisce, e, d’altronde, anche nel linguaggio corrente si parla comunemente di stress in termini vaghi e imprecisi.

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Scende il numero delle morti bianche

lavoratore-che-si-riposa

Il numero dei morti sul lavoro nel corso del 2008, pur alto, ècomunque il valore pi๠basso registrato nella storia della Repubblica: 1.120, con una notevole riduzione (oltre il 7%) rispetto all’anno precedente. La buona notizia èrivelata da un rapporto statistico dell’INAIL.

Nel corso del tempo, in effetti, il numero delle morti bianche èandato progressivamente diminuendo, il che colpisce considerando che negli ultimi anni il valore dei lavoratori occupati èandato crescendo.

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Tutela contro il mobbing

mobbing

Il termine inglese “mobbing” (dal verbo “to mob”, usato dagli etologi per indicare il comportamento aggressivo di certi animali all’interno di un branco per espellerne singoli membri) èormai di uso comune in tutto il mondo.

E quando si parla di atti di mobbing, non si pensa certo alle belve della savana bensଠa quelle, spesso non meno aggressive, che sono presenti negli uffici dietro l’angolo.

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