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Modello RLI, la cedolare secca anche per gli immobili commerciali

Novità  in vista dall’Agenzia delle entrate che ha approvato il nuovo modello per la “Richiesta di registrazione e adempimenti successivi – contratti di locazione e affitto di immobili”: si tratta in sostanza del modello RLI, cui seguono le specifiche tecniche per la trasmissione telematica. 

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Con l’approvazione del nuovo modello RLI arriva anche l’opzione per l’approvazione della cedolare secca sugli immobili commerciali che si era resa necessaria per recepire le nuove disposizioni in seguito all’approvazione del precedente modello e per tener conto anche delle esigenze manifestate dagli operatori. 

Nel dettaglio, il nuovo modello RLI offre la possibilità  di poter richiedere la registrazione, di poter comunicare le proroghe, ma anche le cessioni, i subentri e le risoluzioni dei contratti di locazione e affitto di beni immobili. 

Consente anche di esercitare o di revocare l’opzione per la cedolare secca, anche per i contratti che hanno come oggetto unità  immobiliari commerciali di categoria catastale C/1 e tutte le relative pertinenze, ai sensi della legge di Bilancio 2019.

In ogni caso, fino al 19 maggio 2019 sarà  ancora accettato il modello che èstata approvato in precedenza e, a partire dal 20 maggio 2019 sarà  invece necessario utilizzare solo ed esclusivamente il nuovo modello RLI.

La presentazione telematica del modello potrà  essere effettuata anche presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate da parte dei soggetti che non siano obbligati alla registrazione telematica dei contratti di locazione.

In particolare, la cedolare secca prevede l’imposta sostitutiva di IRPEF, addizionali, imposta di bollo e di registro al 21% nel caso di contratto a canone libero oppure al 10% in caso di contratto a canone concordato, invece di quella prevista per il proprio scaglione IRPEF.

CEDOLARE SECCA, ESTESA ANCHE AI NEGOZI?

 

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