E-book pi๠venduti dei libri tradizionali

In realtà  il titolo del nostro articolo semplifica eccessivamente la realtà : il discorso riguarda, infatti, le vendite di Amazon, la pi๠celebre “libreria virtuale” presente sul web, e fanno riferimento al solo mese di maggio 2010.

E tuttavia, non c’ dubbio che il dato di Amazon sia molto indicativo. A maggio, infatti, èavvenuto il sorpasso accennato: le cessioni di libri in formato digitale hanno superato quelle dei tradizionali libri cartacei, che per la prima volta dai tempi di Gutenberg sembrano destinati ad essere soppiantati o comunque a diventare una nicchia nel mercato dell’editoria.

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Agevolazioni postali editoria azzerate

Il settore dell’editoria, in Italia, èperennemente in crisi, almeno secondo gli addetti ai lavori, e altrettanto perennemente ha potuto godere di agevolazioni di varia natura erogate dalle istituzioni allo scopo di tutelare il valore culturale delle loro produzioni.

Ora, perà², le case editrici devono fare i conti con un colpo molto duro inferto dal ministro Scajola. Fra le varie agevolazioni, c’era la possibilità  di pagare tariffe minime per la spedizione di libri, riviste e quotidiani ad abbonati e acquirenti occasionali mediante il servizio di Poste Italiane. Le Poste, a consuntivo, si facevano rimborsare della differenza dal ministero.

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Stampa elettronica rilanciata con l’iPad

Con un vero e proprio spettacolo mediatico, il famoso Steve Jobs (numero uno della Apple) ha presentato il nuovo giocattolo tecnologico che, a detta di molti, dovrebbe essere destinato ad un radioso futuro: l’iPad, o iTablet. Si tratta di un ibrido fra telefono cellulare e computer, delle dimensioni e la forma di una tavoletta.

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Editoria: il contratto estimatorio e il regime IVA monofase (III)

quotidiani

La casa editrice puಠdunque scegliere fra calcolare le rese in maniera puntuale o forfettaria. In entrambi i casi, dovrà  compilare un apposito libro contabile (il registro delle tirature), in cui annotare per ogni prodotto il numero di copie stampate e quelle vendute, le rese comunque calcolate e altri dati utili per il calcolo dell’imposta.

àˆ da notare che l’editore che adotta il sistema forfettario èsentato dal fatturare le cessioni, al contrario di quanto avviene nell’altra ipotesi.

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Editoria: il contratto estimatorio e il regime IVA monofase (II)

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Nel regime monofase, èl’editore che èunico responsabile dell’IVA sul prodotto editoriale: sarà  cioègli a dover calcolare e versare l’imposta, mentre tutti i successivi soggetti della catena distributiva, come l’edicolante o il libraio, non sono coinvolti in alcun modo.

Per loro, anzi, gli acquisti e cessioni di tali beni sono “fuori campo” IVA, e non devono nemmeno comparire in dichiarazione. Chiaramente, l’onere dell’imposta ricade sul consumatore finale, che acquistando il prodotto rimborsa l’imposta alla casa editrice.

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Editoria: il contratto estimatorio e il regime IVA monofase (I)

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Sebbene il suo nome sia poco noto al grande pubblico, il contratto estimatorio ècomunissimo. In esso, un soggetto (nel diritto romano: tradens) consegna uno o pi๠beni ad un altro soggetto (accipiens) per un certo periodo di tempo.

Alla scadenza, l’accipiens restituisce i beni al tradens oppure, in sostituzione, il corrispondente valore in denaro.

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