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Crisi anche per i dentisti

Molti settori professionali sono ormai saturi, a causa dell’eccessivo numero degli operatori che spinge soprattutto i neo-abilitati a contendersi spazi di mercato sempre pi๠esigui.

Il caso degli odontoiatri èperಠdifferente. Come nelle altre professioni sanitarie, la crescita dei dentisti èstata contenuta (+8% dal 2006) considerando che in tutto si superano appena i cinquantatremila operatori (uno ogni 1.105 abitanti), ma il vero problema èstato semmai l’abbattersi della crisi del potere d’acquisto degli italiani.


Le cure odontoiatriche, infatti, sono state identificate da molti consumatori come eccessivamente costose e non particolarmente indispensabili o urgenti. La conseguenza èconsistita in un crollo di quasi il 20% del fatturato medio dei dentisti italiani, da 130.954 a 105.884, mentre la spesa media dei pazienti nel 2009 èscesa a 378 euro, dai 425 dell’anno precedente.

Il singolo odontoiatra vanta un reddito medio, al lordo delle tasse, pari a 45.100 euro l’anno: probabilmente meno di quanto si crede secondo l’immaginario medio.


Ma l’analisi predisposta dall’ANDI, la principale associazione odontoiatrica, tocca anche altri aspetti e consente di saperne pi๠su questo rilevante settore professionale. Scopriamo cosଠche i dentisti italiani sono per lo pi๠di sesso maschile e di età  inclusa fra i cinquanta e i sessant’anni. Le donne sono meno di quarto del totale (23,3%), anche se il loro numero tende a crescere con gli anni.

I dentisti operano principalmente con studi propri e nella forma giuridica della professione individuale (rare le associazioni professionali e rarissime le società ); ognuno di loro conta fra mediamente due o tre fra segretarie e collaboratori.