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L’Italia in deflazione anche nel mese di agosto 2014

Anche nel mese di agosto 2014 i prezzi dei beni di consumo sono continuati a calare e l’ Italia continua ad essere in deflazione. Lo rivela l’ Istat  che registra per il mese un calo dei prezzi pari allo 0,1 per cento rispetto allo stesso mese dell’ anno scorso, agosto 2013. A luglio 2014 invece i prezzi avevano comunque registrato un aumento dello 0,1 per cento su base tendenziale.

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L’andamento dei prezzi nel mese di agosto 2014

Nel corso del mese di agosto 2014 l’andamento dei prezzi in Italia èstato in aumento dal punto di vista congiunturale, cioèrispetto al mese di luglio 2014, sul quale ha guadagnato uno 0,2 per cento, ma si èrivelato comunque in flessione rispetto all’andamento tendenziale, cioèrispetto allo stesso mese dell’anno precedente, contro il quale ha perso uno 0,1 per cento. 

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Foto | Georges Gobet/AFP/Getty Images

Deflazione – I prezzi calano dello 0,1 per cento l’anno ad agosto 2014

L’Italia entra ufficialmente in deflazione, con le dinamiche dell’Eurozona che non fanno sperare in una inversione di tendenza. Nel corso del mese di agosto 2014 i prezzi dei beni di consumo in Italia sono scesi dello 0,1 per cento su base annua,cioèa livello tendenziale, anche se a livello congiunturale sono saliti di uno 0, 2 per cento rispetto al mese di luglio 2014.

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consumi

I prezzi diminuiscono ancora nel mese di luglio 2014

Anche nel mese di luglio 2014 i prezzi dei principali beni di consumo in Italia non hanno dato segni di ripresa e il paese sembra avviato verso una fase recessiva ancora pi๠profonda. Anche nel settimo mese dell’anno, infatti, l’inflazione ha fatto registrare una andamento negativo con una diminuzione dello 0,1 per cento dei prezzi rispetto al mese precedente. 

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Deflazione e trappola della liquidità 

negozio in crisi

La caduta progressiva del tasso d’inflazione appare in generale come un fenomeno positivo, poichè consente di rafforzare il potere d’acquisto delle famiglie e, comportando una riduzione dei tassi d’interesse bancario, favorisce la contrazione di mutui da parte delle imprese e quindi aiuta gli investimenti e lo sviluppo.

In generale, d’altronde, nei periodi di forte inflazione, il raffreddamento dei prezzi costituisce il principale obiettivo di politica economica delle autorità  finanziarie italiane ed europee.

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