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Zone sismiche, torna il pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali

Sono stati sospesi per un anno in Lazio, Marche, Umbria, Abruzzo, le zone colpite dal terribile sisma del 2016, ma adesso per i cittadini èarrivato il momento di tornare a pagare i contributi previdenziali e assistenziali che sono sospesi nelle zone terremotate per un anno.

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La conferma arriva dall’INPS che pubblica sul suo portale il messaggio n. 3124 del 27 luglio con le istruzioni relative al pagamento. 

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Scadenze contributi artigiani e commercianti

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L’’Inps ha ricordato con il messaggio n. 12308 del 31 luglio 2013 tutte le scadenze per i pagamenti dei contributi degli artigiani e dei commercianti 2013. L’istituto nazionale per la previdenza sociale ha comunicato che i pagamenti sono da versare secondo precise scadenze cosଠcome previsto dalla legge. Il versamento dovrà  essere effettuato attraverso il modello F24, che èstato recentemente modificato. Sono stati introdotti nella data del 1 luglio 2013 i nuovi modelli F24 2013.

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Contributi figurativi

I contributi figurativi sono quei contributi che vengono riconosciuti al lavoratore in alcuni casi di sospensione della carriera lavorativa e senza che sussista alcun onere finanziario a suo carico.

I contributi figurativi sono utili sia ai fine del raggiungimento del diritto alla pensione sia ai fini dell’entità  del relativo assegno, anche se esistono delle eccezioni. Per la pensione di anzianità , infatti, i contributi accreditati per disoccupazione indennizzata e malattia generica vengono considerati solo ai fini della determinazione della misura della pensione e non anche ai fini del computo dei 35 anni.

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Lavoro nero in Calabria

La piaga del lavoro nero à¨, quasi superfluo ripeterlo, diffusissima nel nostro Paese. Si stima che attualmente in Italia lavorino circa 640.000 persone (secondo gli studi di Confartigianato) senza essere iscritte agli enti previdenziali e assistenziali. Anche per le casse dello Stato, il danno ènorme.

La situazione èandata peggiorando negli ultimi due anni, a causa dell’arrivo della crisi globale. Molte aziende, per non chiudere, hanno dovuto lesinare sul costo del lavoro, ponendo spesso gli occupati a dover scegliere se essere licenziati (o non assunti) oppure lavorare in nero. E, non di rado, i lavoratori irregolari altri non sono che proprio ex-imprenditori che hanno dovuto chiudere i battenti a causa della crisi.

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Formazione per i cassintegrati: gli aspetti contributivi

Come accennato nell’articolo precedente dedicato alla formazione per i cassintegrati, il principale ostacolo al funzionamento dei corsi di formazione riservati ai lavoratori cassintegrati introdotti col D.L. 78/2009 era costituito dall’assenza di chiare indicazioni da parte degli istituti di previdenza e assistenza sociale su come considerare tali corsi, con le relative conseguenze in termini di adempimenti e contributi.

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Evasione contributiva per le colf

Secondo un’approfondita indagine dell’istituto Censis, in Italia circa tre lavoratori domestici su cinque non sono in regola dal punto di vista contributivo: il 39% lavora totalmente in nero, mentre il 22%, pur iscritti all’INPS, sconta irregolarità  di vario genere.

A dispetto delle previsioni, l’indagine dimostra che le situazioni di irregolarità  totale o parziale concernono principalmente i domestici di nazionalità  italiana (53,9% del totale dei connazionali), mentre gli stranieri irregolari sono il 34,7%: forse le pesanti sanzioni a carico di chi fa lavorare illecitamente gli extracomunitari e la mastodontica sanatoria dell’autunno scorso hanno spinto a sconsigliare soluzioni meno lecite.

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Salgono le aliquote dei contributi dei professionisti

Come ben sanno i due milioni di iscritti ai vari ordini professionali istituiti in Italia, il macigno che pesa sui rispettivi portafogli non ètanto costituito dalle imposte dirette bensଠdai contributi professionali, quasi integralmente a loro carico.

In generale si distingue un contributo soggettivo (integralmente a proprio carico e proporzionato al reddito di lavoro autonomo) e un contributo integrativo, basato sul fatturato e addebitabile ai clienti; ma non mancano, talvolta, anche contributi di maternità  e altre voci ancora.

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Contributi previdenziali dei soci amministratori delle Srl

Tempi duri per i soci amministratori delle società  a responsabilità  limitata: il recente D.L. 78/2010, infatti, ha previsto in determinate ipotesi un’autentica mazzata in termini di contributi previdenziali a loro carico.
Tutto nasce da due norme che rivoluzionarono il sistema previdenziale: la legge n. 335/1995 e la n. 662/1996. Nel ’95, infatti, si stabilଠla nascita della Gestione Separata dell’INPS, imponendo, fra le altre cose, l’iscrizione obbligatoria degli amministratori di Srl.

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Farmacie, contributi INPS per i collaboratori familiari

Tutti gli imprenditori individuali operanti nel commercio sono obbligati ad iscriversi alla gestione IVS dell’INPS e a versare i relativi contributi. Nel caso di imprese familiari, organizzate secondo l’articolo 230-bis del codice civile, il titolare èanche tenuto all’iscrizione e al pagamento dei contributi per i familiari che collaborano all’attività , salvo potersi far rimborsare da costoro tali importi.

Quella delle farmacie, perà², èuna situazione un po’ particolare. A chiarire le cose ci ha pensato, come spesso avviene, la Corte di Cassazione, intervenuta in materia con la sentenza n. 12342/2010.

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Buoni-lavoro tabaccaio

Da un paio d’anni sono sorti i cosiddetti “buoni-lavoro”: si tratta di voucher del costo di dieci euro acquistabili per pagare i collaboratori occasionali assunti per attività  di breve durata e di modesta importanza, tali da alimentare perà², nel loro complesso, un sistema di lavoro sommerso molto significativo se non regolarizzati, oltre che essere molto rischioso anche dal punto di vista economico che potrebbe incidere sul bilancio aziendale (sanzioni lavoro nero).

Si tratta dei lavori stagionali in agricoltura (come per la vendemmia o la raccolta dei frutti), le prestazioni di giardinaggio a favore dei condomini e altre ipotesi ancora, tutte caratterizzate dall’assenza di un rapporto di lavoro stabile.

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Zone franche urbane, incentivi ridimensionati

governo

Brutte notizie per gli aspiranti imprenditori delle zone disagiate delle nostre città : con il decreto “Milleproroghe” il Governo ha fortemente ridimensionato i vantaggi fiscali originariamente previsti.

Facciamo un passo indietro: con la legge 296/2006 era stata prevista l’istituzione, appunto, di “zone franche urbane”, individfuandole nei quartieri pi๠disagiati (sotto il profilo economico, dell’ordine pubblico ecc.).

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Sanzioni lavoro nero

cantiere edile

Nell’articolo precedente abbiamo affrontato le ipotesi in cui, per rischi alla sicurezza sul lavoro o lavoro nero, puಠessere disposta la chiusura di un cantiere, chiarendo che per ottenere la revoca del provvedimento occorre, fra le altre cose, pagare una multa di 1.500 o 2.500 euro.

Il dazio da pagare per ottenere la riapertura del cantiere, tuttavia, èsolo aggiuntiva e di entità  molto minore rispetto alle sanzioni che comunque si applicano in tutti i casi di impiego di lavoratori irregolari, nei cantieri o altrove.

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Contratto a progetto tassazione e contributi previdenziali

operaio lavoratore

In origine, i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa erano considerati dalle leggi fiscali come una sottospecie del lavoro autonomo.

Dal 2001, invece, essi sono stati assimilati al lavoro dipendente, cui di fatto presentano maggiori somiglianze.

Quest’assimilazione comporta numerose conseguenze degne di nota. Il committente, innanzitutto, riveste fiscalmente il ruolo di sostituto d’imposta: ciಠsignifica che dovrà  apportare trattenute fiscali e previdenziali per conto del lavoratore sulla sua busta-paga. Anche per i co.co.pro., dunque, stipendio lordo e stipendio netto sono valori ben distinti.

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Alluvione nel Messinese, sospese imposte e contributi

Alluvione nel Messinese

Lo scorso primo ottobre una violentissima perturbazione causಠfrane, allagamenti e, purtroppo, numerose vittime nella zona del Messinese.

Come solitamente avviene in occasione di avvenimenti tragici di questo genere, il Governo ha sospeso la maggior parte degli obblighi di natura fiscale e previdenziale a carico dei contribuenti residenti nella zona colpita.

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