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Nuovi Isa, online la guida per i contribuenti

Debuttano Indici sintetici di affidabilità  fiscale, o ISA; ma che cosa sono esattamente e quali vantaggi presentano per le imprese e per i professionisti affidabili? 

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Quale differenza c’ tra gli indicatori elementari di affidabilità  e di anomalia? In quali casi non si applicano gli Isa? Sono solo alcune delle domande a cui sarà  possibile avere una risposta grazie alla guida Gli Indici sintetici di affidabilità  fiscale: i vantaggi per imprese e professionisti – pdf, messa a disposizione sul sito dell’Agenzia delle Entrate, nella sezione dedicata alla collana “L’Agenzia informa”.

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euro, equitalia, rottamazione

ISA, che cosa sono le pagelle del fisco 

Fisco, si cambia. Arrivano i nuovi indici sintetici di affidabilità  che valutano per il periodo d’imposta 2018 l’attribuzione di un grado di affidabilità  fiscale che viene riconosciuto a ogni contribuente e che viene espresso in una scala che varia da 1 a 10. In sostanza vengono definiti i diversi punteggi in base ai quali èpossibile accedere alle agevolazioni previste dalla legge.

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Ecco le diverse agevolazioni in base a quanto previsto dal comunicato riportato dall’Agenzia delle Entrate. 

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tasse, ravvedimento , fisco, codici tributo,fisco, liti fiscali, liberazione fiscale

Fisco, 12mila euro l’anno per tasse e contributi

Ammonta a ben 12.000 euro all’anno il peso del fisco complessivo su ogni italiano inclusi anche i contributi previdenziali e nel 2017 la pressione fiscale si èattestata al 42,5%.

Questo èquanto riporta la Cgia di Mestre che conferma come ogni italiano versi mediamente all’erario quasi 8.300 euro di tasse all’anno: le pi๠alte sono Irpef e Iva che incidono sul gettito tributario totale, che nel 2017 si èattestato intorno a 502,6 miliardi di euro.

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La pressione fiscale, come ricorda la Cgia, èdata dalla somma delle entrate tributarie e previdenziali rapportata al Pil e il  sistema appare decisamente troppo esoso e molto frammentato.

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iva, crediti

Dichiarazione Iva, contribuenti in calo

Si registra un calo del 4.5% dei contribuenti che quest’anno hanno presentato la dichiarazione Iva per l’anno di imposta 2016. Ma in totale, i 4,9 milioni i contribuenti risultano in calo rispetto all’anno precedente: già  significa che manca la dichiarazione da parte dei soggetti che hanno aderito al regime forfettario le cui sogli e di accesso sono state alzate con la Legge di Bilancio 2016.

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I dati pervenuti dal Dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia relativi alle analisi statistiche sulle dichiarazioni Iva del 2017, relative al periodo d’imposta 2016 confermano che le operazioni imponibili dichiarate per l’anno d’imposta 2016 sono pari a 2.086 miliardi con un incremento del +1,09% rispetto al 2015, ma il giro d’affari dichiarato èpari a 3.276 miliardi di euro attestandosi sulla stessa cifra dell’anno precedente.

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Rimborsi fiscali e scadenze tasse a confronto

Salvo proroghe di natura straordinaria, di norma per Decreto, il Fisco in materia di pagamento delle tasse non ammette ritardi; basta infatti un solo giorno di ritardo per cui scattano in automatico interessi e sanzioni da pagare. Invece quando si tratta di rimborsi fiscali lo Stato italiano nel restituire il dovuto ai contribuenti se la prende comoda, molto comoda.

E’ questa, in estrema sintesi, la fotografia di Contribuenti.it, Associazione Contribuenti Italiani, in accordo con una nuova indagine che èstata commissionata a KRLS Network of Business Ethics. Nel complesso, quindi, quando si tratta di rimborsare lo Stato si dimostra essere ad oggi ancora una volta un pagatore tardivo.

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Niente Irpef per 10 milioni di italiani

Dai dati pubblicati sul sito internet del dipartimento delle Finanze emerge che sono oltre 10 milioni gli italiani che non pagano l’Irpef per via di un reddito molto basso o grazie ad agevolazioni che consentono di annullare completamente le imposte da pagare.

Quello che emerge dai dati raccolti èsenza dubbio un paese a basso reddito, dove la metà  dei contribuenti dichiara un reddito inferiore a 15.000 euro, due terzi degli italiani non superano i 20.000 euro e solo l’1% supera la soglia dei 100.000 euro l’anno.

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Fideiussione per le adesioni sotto cinquantamila euro

Uno dei sistemi pi๠consolidati per fare pace con il Fisco èpatteggiare le proprie responsabilità  e rinunciare a fare ricorso, al fine di abbattere le relative sanzioni (lo sconto per queste ultime èdel 75%): si tratta della procedura nota come “accertamento con adesione”, cui abbiamo dedicato già  molti articoli in passato.

Una volta raggiunto l’accordo, il contribuente e l’Agenzia delle Entrate stipulano un documento chiamato “atto di adesione”: da solo, perà², esso non ha efficacia operativa. Perchè l’atto la acquisisca e l’accordo diventi definitivo e inamovibile occorre pagare entro venti giorni l’intero importo concordato.

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Rettifiche e integrazioni ad UNICO 2009

Il 30 settembre èla data ultima per l’invio tempestivo del modello UNICO 2010 (riferito ai redditi del 2009), dopodichè inizieranno i novanta giorni per l’invio tardivo, per cui occorrerà  pagare una multa.

Ma la data del 30 settembre èimportante anche per un altro motivo: rappresenta, infatti, la scadenza definitiva entro cui correggere il modello UNICO 2009 con i redditi del 2008. La legge, infatti, prevede che, fermo restando che la dichiarazione (per quanto errata) andava spedita un anno fa, le eventuali modifiche e integrazioni possono essere eseguite entro il termine per la dichiarazione dell’anno successivo.

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Controversie tributarie ultradecennali, arriva il colpo di spugna

La recente conversione in legge del decreto-incentivi ha introdotto alcune novità  rispetto al testo originario. Fra queste, si segnala la drastica presa di posizione sui contenziosi tributari che si trascinano da troppo tempo.

Una volta esistevano, in materia, quattro gradi di giudizio, presso le commissioni tributarie provinciali e regionali, presso la Commissione Centrale e presso la Corte di Cassazione.

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Lotta senza respiro all’evasione fiscale in Piemonte

Vincenzo Palitta, direttore regionale piemontese dell’Agenzia delle Entrate intervistato da “La Stampa”, èmolto soddisfatto dei risultati che i suoi funzionari hanno ottenuto negli ultimi mesi.

Nel corso del 2009, infatti, èstata accertata un’evasione fiscale pari a circa 1.140 milioni di euro, superiore del 10% rispetto ai risultati dell’anno precedente.

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Fisco: verso dichiarazioni precompilate e rimborsi veloci

Se il sistema tributario italiano dovrebbe (secondo le intenzioni pi๠volte annunciate dal ministro Tremonti) essere soggetto ad una rivisitazione generale nel prossimo triennio, l’Agenzia delle Entrate comincia a muoversi da sola lungo le direttrici di sua competenza.

Il direttore Attilio Befera, infatti, ha chiarito recentemente le quattro linee-guida che muoveranno l’azione rinnovatrice dell’Agenzia nel corso del 2010, che peraltro portano avanti strade già  tracciate negli anni passati.

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Contenzioso tributario

In sede di apertura dell’anno giudiziario anche per la magistratura tributaria, il Consiglio di Presidenza ha snocciolato alcuni interessanti dati (numerici e non solo) sullo stato dell’arte dei contenziosi fra i contribuenti italiani e le numerose autorità  fiscali del nostro Paese.

Va notato come le vittorie dei cittadini tendono a salire: mediamente, il contribuente riesce a far valere le sue ragioni in contenzioso nel 37% dei casi, percentuale in lenta salita negli anni.

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