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Rivoluzione del bollo auto, diventa a consumo?

Rivoluzione in vista per il bollo auto che potrebbe presentare sostanziali novità : in pratica la tassa regionale di proprietà Â della vettura potrebbe radicalmente cambiare e diventare a consumo a partire dal 2019. 

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Sarebbe questa la proposta avanzata dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa, una sorta di riforma del bollo che andrebbe ad essere calcolato in base all’uso che si fa dell’auto. 

In occasione di un incontro sul miglioramento della qualità  dell’aria a Roma, il Ministro ha annunciato di voler promuovere “una proposta per l’aggiornamento delle tasse automobilistiche utilizzando il criterio del bonus malus”, che prevedano incentivi e penalizzazioni. Il malus scatta se l’auto, vecchia, inquina molto di dovrebbe pagare pertanto una tassa pi๠alta al contrario di un bonus per l’auto non molto inquinante che potrebbe godere di un importo pi๠basso. 

In pratica “pi๠inquini, pi๠consumi, pi๠paghi di bollo” e viceversa per cui se la proposta del Ministro dovesse avere seguito ci troveremmo di fronte al nuovo bollo che verrebbe parametro in base alle emissioni di anidride carbonica e di conseguenza in base ai consumi effettuati. 

Non sono stati forniti al momento ulteriori dettagli, ma èanche vero che la riforma potrebbe scattare in due direzioni diverse: pi๠emissioni di anidride carbonica, pi๠alta la tariffa oppure pi๠carburante si consuma, pi๠caro diventa il bollo auto. 

A partire dal 2006 il bollo già  ècambiato in base classificazione euro4, euro 5 o euro 6 del veicolo, ma èpur vero che il sistema indicato dal Parlamento europeo prevede dei rilevatori della produzione di anidride carbonica installati a bordo di ogni veicolo. 

Se invece si andasse a calcolare il consumo reale, allora questo consentirebbe a chi possiede un’auto, ma non la usa praticamente di non pagare nulla costringendo gli automobilisti che usano molto l’auto a sostenere il pagamento pi๠alto del bollo. 

 

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