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Soluzioni di accesso al credito? CREDIamoCI e la risposta

Le banche hanno deciso di dare una mano alle aziende a l’ABI, l’associazione bancaria ha siglato un protocollo d’intesa con i consumatori per garantire loro l’accesso al credito. Si tratta di un’iniziativa che si spera sia lungimirante. Per il momento si pensa ad un piano biennale per studiare servizi e strumenti finanziari nel contesto dell’unione bancaria europea.

Il protocollo d’intesa tra l’ABI ed alcune associazioni di consumatori, si chiama CREDIamoCI e istituisce un fondo di garanzia per l’accesso al credito, nonchè una serie di strumenti per mitigare i rischi e sostenere il pagamento delle rate dei finanziamenti anche  nei momenti di maggiore difficoltà  dei mutuatari.

Le associazioni che hanno siglato CREDIamoCI sono: Acu, Adiconsum, Adoc, Asso-Consum, Assoutenti, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori, La Casa del Consumatore, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale dei Consumatori.

L’obiettivo del progetto èquello di individuare e sostenere la ripresa nei prossimi 7 anni mettendo a punto un programma di lavoro biennale. Questo programma di lavoro deve rispettare i confini definiti dall’unione bancaria europea e dal mercato unico europeo dei crediti ipotecari, basato su omogeneità  delle condizioni e concorrenza tra i prodotti emessi nei singoli Paesi.

I punti salienti di CREDIamoCI sono:

  • promuovere l’istituzione di un fondo di garanzia per l’accesso al credito al consumo;
  • analizzare l’efficacia degli strumenti esistenti per mitigare il rischio di credito;
  • esaminare il recepimento della nuova Direttiva europea sul credito ipotecario e colmare le differenze con i principali Paesi europei;
  • promuovere la diffusione delle informazioni dettagliate sul funzionamento delFondo di garanzia per la prima casa;
  • rafforzare gli strumenti per sostenere il pagamento delle rate nei momenti di difficoltà  del mutuatario;
  • promuovere misure standard di sospensione dell’ammortamento in favore delle popolazioni colpite da eventi di natura calamitosa;
  • misure di sostegno per le famiglie in difficoltà  nel pagamento delle rate di alcune tipologie di credito al consumo;
  • incrementare la consapevolezza del consumatore nella scelta dei prodotti di credito e/o servizi accessori.