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Conciliazioni presso le Camere di commercio in crescita

camera-di-commercioIn caso di liti e controversie, èconsentito seguire una strada extragiudiziale prima di ricorrere ai tribunali: si tratta dei servizi di conciliazione organizzati e gestiti dalle Camere di commercio.

Questa soluzione comporta costi inferiori, ma soprattutto consente di raggiungere il traguardo in tempi drasticamente inferiori.

A sostegno di questa tesi, Unioncamere ha da poco diffuso i dati riferiti ai primi sei mesi dell’anno in corso.


Sono state 10.247 le procedure di conciliazione complessivamente gestite nelle Camere di commercio italiane, di cui circa quattro quinti hanno visto contrapposte le imprese e i consumatori e il restante 20% concerneva invece liti fra aziende.

I tempi medi per la risoluzione di ogni causa sono stati pari a cinquantasei giorni, mentre il valore medio di ciascuna pratica si èaggirato intorno ai dodicimila euro.


Va detto che le liti fra consumatori e aziende sono state in netto calo rispetto al 2008, in quanto nel frattempo sono stati istituiti i Corecom (comitati regionali dell’Authority delle Telecomunicazioni), deputati ad affrontare obbligatoriamente le controversie fra i cittadini e le società  telefoniche, che costituiscono gran parte di questa tipologia di liti extragiudiziali.

Il successo di questa formula appare tanto pi๠elevato quanto pi๠si considerano i tempi biblici delle cause civili presso i nostri tribunali.

Non a caso, infatti, fioriscono le proposte di legge per rendere tali procedure come un passaggio obbligato per alcune tipologie di controversie molto frequenti, come le cause di risarcimento da errori medici, fermo restando che in caso di mancato accordo la strada giudiziaria resterebbe disponibile come extrema ratio.

Si lavora anche per definire meglio le funzioni e le responsabilità  del mediatore, nonchè i requisiti per svolgere tale delicato ruolo, le incompatibilità  e le sanzioni applicabili in caso di violazioni.